L’idea di questo blog, The Daily Drink, è di scattare una foto al giorno e pubblicarla in modo da creare una sorta di diario fotografico. Un’idea molto interessante e ambiziosa. Il layout del blog è un po’ old fashioned o addirittura lo-fi, se così si può dire di una fotografia, non troppo accattivante, quasi amatoriale, ma c’è qualcosa che spinge a continuare a scorrere questa lunghissima pagina. Gli scatti non sono così banali come sembrerebbe ad una prima superficiale occhiata e si comincia a pensare che il fotografo non sia un semplice amatore ma un professionista. Sì perché o è un tipo maledettamente fortunato, e se è fortuna ne deve avere parecchia, o ha un occhio fuori dal normale. Quella che ci scorre sotto gli occhi, giorno per giorno, immagine dopo immagine, è una New York non immediatamente riconoscibile, presa da angolature diverse dal solito, con particolari apparentemente insignificanti, e volti, facce di newyorkesi qualunque, colti di sorpresa, ignari dell’obiettivo mentre leggono un libro su una panchina di Central Park, mentre rimangono con la faccia interrogativa perché qualcosa non li convince, mentre dormono in una sala d’attesa o bevono seduti su una valigia su un marciapiede come in un film di Spike Lee. Oppure le facce eloquenti degli spettatori di una partita di tennis al tie-break del terzo set, o colti in quotidianissimi gesti come quello di chiamare un taxi senza sapere che dietro di loro c’è un tale Justin Makler che ha fissato quel gesto nella pellicola (o meglio in una memory card) della sua macchina fotografica.
Non mi sono sbagliato, questo blogger non è un dilettante: Makler è un fotografo professionista di New York che tiene questo blog per hobby. Non aggiornato come si era prefissato, ma che importa, la coerenza quando è troppa porta alla stupidità. La prima foto è datata 3 maggio 2004, l’ultima è del 18 agosto 2006, ma in mezzo ce n’è un numero imprecisato, ognuna corredata da luogo e ora in cui è stata scattata, in una sorta di catalogazione alla Perec di Espèce d’espaces.
Andando da questa parte potete anche togliervi la curiosità di sapere com’è fatto Justin Makler, di avere qualche informazione in più sul suo lavoro e sapere come la pensa sulla fotografia. Sempre da qui è possibile dare un’occhiata anche ai suoi set di foto professionali.
interessante sito, ma perché non fate un post sull’uso degli stampi in silicone nella cucina italiana?
Ottima idea la proposta di parlare del silicone nella cucina italiana! Peccato però che sia stata partorita da una mente grande quanto un semino di zucca…
E una bella scoperta ,questo sito! Le foto sono sempre belle anche quando è la foto di un luogo senza interesse o brutto.Le foto ci mostrano una realtà un pò diverse di quella che vediamo senza l’aiuto del occhio del fotografo.E questo è veramente “arte” .Grazie mille