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Una giornata a Lucca con le studentesse

gita a lucca sulla torreLa nostra scuola organizza ogni mese, come parte del programma culturale rivolto agli studenti, una visita a una città toscana, della durata di un giorno. Sabato scorso, 25 novembre 2006, è stata la volta di Lucca.
Facilmente raggiungibile da Firenze con il treno o con il pullman, Lucca può essere visitata, seppur sommariamente, in circa 6-7 ore. Meriterebbe un soggiorno più lungo, ma l’organizzazione della gita si complicherebbe un po’. Ad ogni modo, ci siamo ritrovate (sì, tutte donne!) alla stazione di Santa Maria Novella alle 8:45 e alle 9:08 il nostro treno è partito.
Arrivate a destinazione, dopo un viaggio un tantino estenuante causa lentezza del treno, attraverso un piccolo camminamento ci siamo ritrovate sulle famose mura. Non avendo il tempo per percorrerle, ci siamo limitate ad attraversarle per giungere alle spalle del Duomo di San Martino.
Da questo punto esatto parte la visita della città.
Prima tappa: il Duomo. Dedicato appunto al santo che divise a metà il suo mantello per donarne una parte ad un povero, questo magnifico edificio è il punto di attrazione della piazza omonima. Fondato nel secolo VI, forse da San Frediano, e successivamente ricostruito e ricoperto di marmi, è in stile romanico particolare. Custodisce all’interno il monumento sepolcrale di Ilaria del Carretto (opera di Jacopo della Quercia, 1408). Non meno interessanti sono stati per le studentesse il crocifisso ligneo dell’XI-XII secolo, detto il Volto Santo, con la leggenda che ne racconta l’arrivo miracoloso sulle coste della Toscana, e un’Ultima Cena, opera del Tintoretto (c. 1592), che ha una particolare prospettiva: se, guardando il quadro, ci spostiamo da destra a sinistra e viceversa, il desco si muove contemporaneamente a noi. È stato molto divertente vedere le ragazze quasi ondeggiare da una parte all’altra per ammirare il particolare effetto ottico.
Un’iniziativa molto simpatica è la possibilità che si ha di visitare tre “attrazioni ” culturali con un biglietto cumulativo veramente molto conveniente (per noi, 3 Euro a testa…): questo ci ha permesso di entrare anche nel Museo del Duomo e nel Battistero. Lo raccomando vivamente.
A questo punto, la pancia ha cominciato a reclamare attenzione: si richiedevano un po’ di sostanze nutrienti Già, ma dove andare? Per fortuna, mi ero premunita di alcuni indirizzi trovati su una guida allo street food. Così, a cinque minuti di distanza a piedi, abbiamo trovato un piccolo negozio che sfornava pizze e focacce e le serviva a una numerosa clientela italiana. Il nome? Da Felice. L’indirizzo? Via Buia, 12. Il giudizio unanime delle gitanti? Ottimo. Io, per esempio, ho azzannato (beh, è il termine giusto) una focaccia imbottita con la cecina, squisitissima, per soli 2,50 Euro e ho scacciato la fame e i brutti pensieri.lucca torre guinigi
Finalmente satolle, ci siamo rimesse in marcia e abbiamo dedicato il restante tempo alla visita dell’Anfiteatro (con gustosa scenetta di un uomo che, dalla finestra di casa sua, gettava cibo ai piccioni e in testa alle persone…), alla salita in cima alla caratteristica Torre del Guinigi per godere il panorama della città e fotografarlo da ogni angolazione, e infine alla bellissima e severa chiesa di San Frediano, ove si conserva il corpo mummificato della santa patrona di Lucca, Santa Zita.
L’ora sarebbe stata giusta per prendere un caffè o, magari, per gustare il buccellato, il dolce tipico di Lucca, ma si avvicinava anche l’ora della partenza del treno e allora… Siamo rientrate a Firenze alle 17:00, stanche morte, sbadiglianti e con le gambe doloranti. Fortuna che il giorno dopo era domenica!

2 comments to Una giornata a Lucca con le studentesse

  • […] The program of our extra-curricular activities for April 2007 is now online. As usual we offer to the Accademia del Giglio students weekly activities in order to supplement our cultural, artistic and language program. AdG students enrolled in our Italian language courses and in our Art classes can join the activities for free and can therefore take advantage of a variety of initiatives organized each week by our teachers, including watching films, games, evenings out and visits to the main Florentine museums (in this case a little money contribution of 3 Euro is demanded), as well as day trips to the well-known Tuscan towns, such as Pisa, Lucca and Siena. Last but not least our school party (click here to watch a video shooted during one of the last parties). « Il paese del Sol Levante   […]

  • […] Sembra il titolo di una fiaba, invece è il nome di una ricetta toscana facile facile e gustosissima. Se avete letto il post del 28 novembre scorso sulla gita a Lucca, avrete forse notato che, invece di andare per pranzo in un ristorante o in un banale e magari schifosetto self-service, abbiamo scelto di mangiare uno spuntino rapido in una pizzeria al taglio. Qui abbiamo assaggiato la cecina. Siccome ci è piaciuta moltissimo, ho cercato e trovato la ricetta che qui vi propongo. Allora, si prendono 300 grammi di farina di ceci (ecco perché la ricetta si chiama così!) e si stemperano in circa un litro e mezzo di acqua fredda. Si mescola bene e a lungo, perché il composto deve risultare liquido, omogeneo e senza grumi. Si aggiungono mezzo bicchiere di olio di oliva (di quello buono) e un cucchiaino di sale. Si mescola ancora e si lascia riposare per circa mezz’ora. A questo punto si unge con poco olio una teglia grande come quelle per fare la pizza e vi si versa il composto. Bisogna cuocere la cecina in forno a temperatura altissima; certo l’ideale sarebbe poterlo fare nel forno a legna, ma in mancanza di questo si può usare il normale forno a gas (quello elettrico non è consigliato). Quando si sarà formata una crosticina dorata sulla superficie, la cecina sarà pronta da mangiare, calda e con una spruzzata di pepe. In alcuni forni, la cecina viene servita come ripieno di una focaccia: una combinazione superba, ma un po’ ingrassante (sob sob!). […]

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