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La cecina

cecinaSembra il titolo di una fiaba, invece è il nome di una ricetta toscana facile facile e gustosissima.
Se avete letto il post del 28 novembre scorso sulla gita a Lucca, avrete forse notato che, invece di andare per pranzo in un ristorante o in un banale e magari schifosetto self-service, abbiamo scelto di mangiare uno spuntino rapido in una pizzeria al taglio. Qui abbiamo assaggiato la cecina. Siccome ci è piaciuta moltissimo, ho cercato e trovato la ricetta che qui vi propongo.
Allora, si prendono 300 grammi di farina di ceci (ecco perché la ricetta si chiama così!) e si stemperano in circa un litro e mezzo di acqua fredda. Si mescola bene e a lungo, perché il composto deve risultare liquido, omogeneo e senza grumi. Si aggiungono mezzo bicchiere di olio di oliva (di quello buono) e un cucchiaino di sale. Si mescola ancora e si lascia riposare per circa mezz’ora. A questo punto si unge con poco olio una teglia grande come quelle per fare la pizza e vi si versa il composto. Bisogna cuocere la cecina in forno a temperatura altissima; certo l’ideale sarebbe poterlo fare nel forno a legna, ma in mancanza di questo si può usare il normale forno a gas (quello elettrico non è consigliato). Quando si sarà formata una crosticina dorata sulla superficie, la cecina sarà pronta da mangiare, calda e con una spruzzata di pepe.
In alcuni forni, la cecina viene servita come ripieno di una focaccia: una combinazione superba, ma un po’ ingrassante (sob sob!).

Glossario:
schifosetto: diminutivo di schifoso, un po’ schifoso, brutto.
al taglio: pizzeria al taglio è una pizzeria dove normalmente si mangia in piedi (o si porta via) un pezzo di pizza tagliato della misura che vogliamo.
stemperare: diluire, sciogliere un po’ per volta, piano piano
grumi: piccoli pezzi (di farina in questo caso)
ungere: spargere una superficie con poco olio, passare poco olio su una superficie

5 comments to La cecina

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