Pubblichiamo con piacere un breve resoconto che la nostra insegnante Elena ha scritto dopo aver ospitato a casa sua uno studente spagnolo iscrittosi al nostro programma di “home tuition“, ovvero studiare l’italiano a casa dell’insegnante, una vera e propria full-immersion dentro la lingua e la cultura del nostro paese, a stretto con una famiglia fiorentina…
Mi chiamo Elena e sono un’insegnante dell’Accademia del Giglio. Normalmente le lezioni si svolgono nelle aule della nostra scuola. Ma a gennaio di quest’anno io e la mia famiglia abbiamo avuto a casa un ospite un po’ speciale. Xavier, questo il suo nome, è arrivato da Barcellona per trascorrere con noi un’intensa settimana di studio a casa nostra. La compagnia per la quale lavora gli aveva infatti offerto la possibilità di studiare italiano a casa di un’insegnante del nostro istituto. La mattina così studiavamo quattro ore, principalmente esercizi di grammatica e vocabolario, poi pranzavamo, e verso le tre del pomeriggio, uscivamo per la lezione di conversazione, che durava circa tre ore. Durante queste uscite Xavier ha messo in pratica il suo italiano, che è diventato sempre più fluente. Ha trovato per esempio da solo un fisioterapista che lo aiutasse con un problema alla cervicale, ha comprato per il figlio un paio di scarpine in saldo, per la moglie una bella pochette e tante altre piccole cose.
Naturalmente in questo tipo di convivenza le lezioni non si esauriscono mai; iniziano la mattina appena alzati e finiscono la sera quando ci si saluta per la buonanotte.
Poiché abbiamo messo una tv in camera di Xavier, la sera lui continuava a fare esercizio di ascolto e al mattino mi raccontava quello che aveva visto.
Un pomeriggio abbiamo fatto insieme la pizza la cui ricetta Xavier sarebbe poi stato contento di riproporre alla sua famiglia. Una sera è venuta a cena una nostra amica, laureata in spagnolo, con la quale Xavier (in italiano!) ha parlato di Barcellona e del periodo in cui lei era fidanzata con il figlio di una famosa attrice catalana.
Benché io abbia una bambina piccola, della quale si occupava mio marito mentre io e Xavier avevamo lezione, le cose sono andate benissimo, perché anche lui ha un figlio piccolo e così ci siamo confrontati spesso nel nostro ruolo di genitori.
In conclusione è stata una bella esperienza sia dal punto di vista umano, sia da quello professionale, perché Xavier, in meno di una settimana, senza aver mai studiato italiano, è arrivato a parlare un italiano non troppo “spagnolo”.
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