La moda femminile primavera/estate 2007 ripropone la “cintura” . Alta, bassa, colorata, rigida e metallica, flessibile e dalla forma originale la cintura tornerà a ornare e valorizzare ogni foggia d’abito: da sempre, del resto, è stata un elemento decorativo delle vesti femminili, oltre che di supporto per gonne e pantaloni. Sono stati ritrovati resti di cinture metalliche persino dell’età del bronzo e, se in epoca classica permetteva di dare alle vesti fitte scanalature increspandole, nel Medioevo era per le castellane una sorta di prezioso gioiello con il quale abbellire i propri abiti e, per le popolane, un semplice cordone al quale gli uomini appendevano il coltello.
Nel Rinascimento le donne di solito vi appendevano la borsa, una piccola sacca floscia, oppure specchietti e chiavi per renderla ancora una volta elemento decorativo.
Cintura, da cignere, significa “che avvolge, che circonda”. In italiano si trovano molte parole e espressioni diverse correlate a questo concetto: si parla di “cinta muraria”, per indicare le mura che circondano una città e, oltre a delimitarne i confini, la proteggono; si dice “essere incinta” quando si aspetta un bambino, l’espressione significa letteralmente “che non si può cingere”, ossia che una donna in gravidanza non ha la vita sottile come di norma;
infine ci si “slaccia la cintura” se si è mangiato troppo.
La cintura è inoltre un elemento distintivo di alcuni ordini monastici e ritorna nell’iconografia per individuare alcuni santi in particolare: è il caso di San Tommaso o di Santa Monica e, talora, di Sant’Agostino.
Infatti sono numerosi i quadri raffiguranti la “Madonna della Cintola”, ossia Maria nell’atto di donare a San Tommaso incredulo la propria cintura al momento dell’Assunzione al Cielo. La leggenda vuole che la cintola della Vergine fosse una semplice striscia di stoffa verde che un mercante toscano, tale Michele, avrebbe riportato da Gerusalemme a Prato dove è tuttora conservata. Un’altra storia vede ancora Maria apparire a Santa Monica, madre di Sant’Agostino, e suggerire alla Santa di vestire in un modo analogo a quello usato dalla Vergine nel periodo di vedovanza, ossia un abito semplice e una cintura.
Infine la cintura è elemento essenziale anche nelle arti marziali come il Karatè dove oltre a individuare il livello di preparazione di un allievo, serve anche per prendere coscienza della forza interiore di ciascuno e concentrarla nel punto del ventre.
Quest’anno comunque tornerà prepotentemente di moda la cintura. Sta a voi decidere se indossarla alta come suggerisce Laura Biagiotti, gioiello come la preferisce Blumarine o nera da abbinare a un sontuoso abito rosso, come vorrebbe Valentino. A voi la scelta!
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