Adgblog e l’Accademia del Giglio hanno aderito qualche giorno fa, con questo post, alla campagna contro l’uso ed abuso dell’acqua minerale in bottiglia e contro la privatizzazione dell’acqua pubblica. E’ risaputo, detto e ridetto: l’acqua in bottiglia è ingiustamente costosa e crea grandi problemi ambientali, poiché ogni anno milioni di bottiglie di plastica riempiono cassonetti e campane. Inoltre, comprandola, continuiamo ad ingrassare direttamente, e non certo volendolo, le solite multinazionali che giocano sporco.
Nel frattempo ci è stata segnalata un’altra iniziativa molto interessante, sempre su questo tema, lanciata un paio di mesi fa dal blog Questioni di stili – Buone pratiche del vivere quotidiano di Controradio, nota radio fiorentina che trasmette in buona parte della Toscana. L’iniziativa consiste nello stilare una lista di locali fiorentini che, dietro richiesta o meno del cliente, servono ai tavoli acqua del rubinetto. Gli ideatori di questa campagna chiedono a tutti di segnalare con nome e indirizzo i locali BUONI, cioè quelli che servono acqua in brocca al tavolo e non la mettono in conto, e quelli CATTIVI che invece con scuse fantasiose e spesso divertenti si rifiutano di servirla e si ostinano a dare ai clienti acqua imbottigliata. Il catalogo più aggiornato, al momento, dei locali Buoni e Cattivi è possibile visionarlo su questo post.
Tra le risposte più divertenti troviamo:
– Non sappiamo come fare a calcolare il prezzo. Siccome la paghiamo, non possiamo regalarla: se cominciamo a darla a tutti, quando arriva la bolletta come facciamo?
– Se il cliente si sente male non possiamo assumercene la responsabilità.
– L’acqua del rubinetto non è potabile (Nota del Redattore: e l’insalata come la lavano?)
Se leggete il suddetto post, troverete anche da chi sono state dette queste perle.
La rivista Altraeconomia, di cui avevamo parlato anche nel nostro post, ha talmente gradito l’iniziativa che pare abbia deciso di aderirvi: sembra che se ne parli proprio nel numero di maggio appena uscito, che al momento, però, non abbiamo sottomano.
Notizia confermata: Altraeconomia appoggia l’iniziativa “Imbrocchiamola” lanciata da Questioni di stili e Controradio e la estende a livello nazionale.
Credo che gli italiani devano realizzare che la loro acqua del rubinetto gusta buona e che devono smettere a ingiustamente pagare per l’acqua in bottiglia. Questo tipo d’abuso crea non solo molti problemi per l’ambiente ma puo’ aiutare di risolvare la scarsezza d’acqua per millioni di persone che non hanno l’acqua pulita.
In Scozia e’ molto normale di bere l’acqua del rubinetto a casa ed anche ai ristoranti. In generale, i britannici credano che l’acqua in bottiglia sia una costosa superflua ed a meno che si domandi per una bottiglia d’acqua, si ricevera’ l’acqua in brocca. I ristoranti devono essere responsabile di cambiare i loro abitudini e proteggere l’ambiente.
Non ci sarebbe stato una necessita’ di comprare una bottiglia d’acqua in bottiglia. Perche’ si pensa di comprare una bottiglia di San Pellegrino o Evian e’ “cool” o “di moda”? In realta’ l’acqua e’ una necessita’, non e’ un lusso.
Prima non ho bevuto l’acqua in brocca, però ho ascoltato questa storia, l’ho cominciato bere.
anche è faticoso per portare l’acqua bottiaglia a casa, pesantissimo! Ora sono contenta molto.
Giappone può bere l’acqua in brocca, ma l’acqua di grande città non sono buono.
Adesso la bottiglia di tè verde è più popolare.
Yuko