Il grifone (dal greco gryps, afferrare) è una creatura mostruosa dotata di corpo di leone, re della terra, e testa e ali d’aquila, re dell’aria. Questa figura mitologica ha origini molto lontane nel tempo: infatti sembra che sia rintracciabile già nella mitologia egizia e mesopotomica e, Erodoto, grande scrittore greco, sosteneva che i Grifoni vivessero nella Scizia, sulle coste settentrionali del Mar Nero, dove erano custodi di grandi tesori. Queste figure mostruose e terribili sono tipiche delle iconografie orientali, soprattutto nell’arte fenica, siriana e più tardi in quella greca orientalizzante del VII secolo a.C.
Da sempre associato all’idea di forza proprio per il suo stesso aspetto, assume nel Medioevo una valenza allegorica e diviene simbolo della duplice natura, umana e divina, di Cristo: ecco dunque perché il grifone è spesso posto all’entrata delle grandi cattedrali antiche, è sia custode della Cristianità, sia simbolo cristologico.
Il grifone può essere raffigurato in due modi: come uccello-grifone in cui è mescolato il corpo leonino e la testa da uccello, con o senza ali, zampe anteriori d’aquila e quelle posteriore di leone; oppure come grifone-leone, ossia ancora con il corpo leonino, con o senza ali, le zampe anteriori di leone e le posteriori di uccello, la testa di leone e la coda d’uccello.
Spesso, soprattutto nell’iconografia orientale antica, vengono rappresentati due grifoni affrontati a un albero, a un’anfora, a una fonte o a una pigna, tutti simboli di vita; lo stesso soggetto appare anche in numerosi stemmi di città.
In letteratura il grifone compare con frequenza: ce ne parla, ad esempio, Marco Polo nella sua fantastica opera “Il Milione” e persino Dante che nel XXIX Canto del Purgatorio pone il Grifone (simbolo cristologico) a trainare il carro (la Chiesa) sul quale viene trasportata Beatrice. Più recentemente, il grifone ricorre come immagine di una delle case di Hogwarts nelle avventure di Harry Potter, nello stemma non appare tuttavia un grifone, bensì un comune leone.
cmq si scrive commento con 2 m e non con 1 sola
Hai ragione, grazie per la segnalazione, non ce n’eravamo accorti, però è un problema d’impostazione di “Atahualpa“. Vediamo se riusciamo a risolverlo. Grazie ancora, saluti