In questi giorni il Giro d’Italia ha fatto tappa anche in Toscana, a pochi chilometri da Firenze, per l’esattezza nel Mugello e poi anche in Versilia. Ma che cos’è questo giro? Una vacanza per gruppi organizzati? Una guida per turisti appassionati del belpaese? Niente di tutto questo: il Giro d’Italia è una grande gara di ciclismo a tappe, spesso lunghissime e faticosissime, che percorre nell’arco di circa tre settimane l’intera penisola. E’ anche uno degli eventi sportivi più seguiti dagli italiani, perché le corse, riprese e trasmesse in diretta dalla Rai, permettono agli spettatori sia di appassionarsi alle gare mai prive di colpi di scena, sia di ammirare le tante strade e paesaggi in cui i ciclisti corrono e si sfidano. Il Giro nacque, sulla scia del Tour de France, nel lontano 1909 e divenne seguitissimo negli anni del Boom economico, simbolo forse di un’Italia che sudava, pedalava e riscuoteva successi, proprio come i due grandi eroi di quell’epoca, Gino Bartali e Fausto Coppi, eterni rivali che divisero l’Italia in due: quelli che tifavano per l’uno o per l’altro. Su Bartali è possibile poi guardare lo sceneggiato prodotto dalla Rai, o ascoltare l’omonima canzone di Paolo Conte.
Nel corso degli anni il Giro ha avuto inoltre tanti altri grandi ciclisti (Merckx, Gimondi, Moser, Hinault, Indurain, Pantani) che si sono succeduti sul podio guadagnandosi la famosa “maglia rosa”, ovvero la vittoria finale, espressione questa entrata nel linguaggio comune e usata spesso anche in contesti non sportivi per designare chi arriva primo a un traguardo (da contrapporsi alla “maglia nera“, cioè l’ultimo arrivato). A piccola dimostrazione della popolarità del Giro negli anni settanta e ottanta, vi erano addirittura delle palline, le famose “bilie”, con su sopra i volti dei ciclisti, che ogni bambino un tempo usava per giocare in spiaggia, costruendo fantasiosi circuiti sulla sabbia.
Il giro poi è anche una vera e propria festa, nonché una promozione turistica, per le località dove fa tappa: interi paesi accolgono la carovana del Giro con festeggiamenti e grandi striscioni di benvenuto, rendendo bene quell’idea di un’Italia dei cento campanili (come si può vedere anche da queste foto dei preparativi per l’arrivo a Scarperia, nel Mugello). Negli ultimi anni però l’immagine del Giro è stata purtroppo offuscata da diversi e ripetuti scandali di ciclisti dopati, nonché dalla tragica fine del campione Marco Pantani, suicidatosi dopo essere stato più volte accusato di doping.
Tuttavia ancora oggi la grande volata finale del traguardo appassiona e entusiasma molti sportivi che ammirano lo sforzo e il sacrificio di quei ciclisti, la cui vita è consacrata al ciclismo, per giunta senza l’abbaglio di nessun contratto miliardario.
Glossario:
belpaese: sinonimo di Italia
nell’arco di: durante
mai prive di: che hanno sempre
seguitissimo: molto popolare
tifavano: erano fans
podio: luogo di solito messo in alto dove i vincitori di una gara festeggiano la vittoria davanti al pubblico che li applaude
traguardo: linea per terra che segna l’arrivo e che i ciclisti devono “tagliare”.
nonché: ma anche
offuscata: macchiata, danneggiata
dopati: che fanno uso di droghe
volata: corsa nel linguaggio ciclistico
consacrata: dedicata
per giunta: inoltre
l’abbaglio: il miraggio, la ricompensa
[…] Lettura facilitata: Do you know il giro? […]