Firenze ha come simbolo il giglio e proprio per questo viene spesso chiamata “città del Giglio”, una delle sue vie è denominata “del Giglio” e la nostra scuola si chiama Accademia del Giglio.
Il giaggiolo, o giglio (Iris Florentina), nella fase di piena fioritura, è raffigurato nello stemma della città fin dal secolo XI. Probabilmente i Fiorentini che parteciparono alle Crociate avevano sui propri stendardi già quest’immagine, sebbene parzialmente diversa: i primi tempi infatti il giglio era bianco in campo rosso, ovvero corrispondente ai colori naturali dell’Iris Florentina.
Successivamente, nel 1251, quando i Ghibellini andandosene in esilio da Firenze si riunirono sotto questa insegna, i Guelfi, rimasti in città, vollero differenziarsi dai loro acerrimi nemici assumendo come stemma quello del giglio rosso in campo bianco.
Tuttavia, nel 1809, un decreto napoleonico cercò di indurre i Fiorentini a variare la loro insegna con una nuova bandiera raffigurante una pianta di giglio fiorito su un prato verde.
Il provvedimento non trovò nessun consenso e non se ne parlò più.
In questi giorni, comunque, un altro fiore s’impone all’attenzione del mondo intero, proprio a Firenze, sia pure con una forza emblematica ed evocativa minore rispetto all’amato Giglio.
Si tratta dell’Amorphophallus Titanum, sbocciato all’ombra quieta delle piante del Giardino dei Semplici lo scorso 13 Agosto. La particolarità sta nel fatto che questa erbacea, appartenente alle Aracee, è alta 1,95 m e con il suo bel colore violaceo, evidente tributo al cugino simbolo della città (!), sarebbe la pianta più grande del mondo.
I botanici prevedono una seconda fioritura tra circa 45 giorni, nel frattempo per saperne di più è possibile visitare il sito dell’Orto Botanico.
Le immagini di questo post sono tratte dal sito di Wikipedia.
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