Poiché si sente sempre parlare di come è diventata cara la vita nelle città italiane, dall’entrata dell’Euro, ho pensato di trasformarmi per una volta in una potenziale studentessa di lingue straniere e di fare perciò una ricerca su internet al fine di trovare una scuola su misura per me. Mi sono immaginata, di volta in volta, interessata all’inglese, al francese, allo spagnolo e al tedesco. Poi ho fatto un po’ di conti ed ho osservato che studiare italiano a Firenze, in una scuola che offra non solo l’insegnamento, ma anche altri servizi agli studenti (come, per esempio, la ricerca di un alloggio), ha un costo realmente inferiore alle altre città europee o americane.
Punto di partenza era Firenze, considerata per quello che è: un luogo unico al mondo, per bellezza, arte, poesia, cultura, atmosfera… Credo che non si possa prescindere da questi elementi per valutare cosa significhi un’esperienza di studio in questa città. Per uno studente è importante spendere i propri soldi nella certezza di averlo fatto per il meglio, e il meglio deve comprendere non solo il corso a scuola, ma anche il contorno di attività e di esperienze che la città deve offrire. Per questo ho limitato la mia ricerca su internet, che altrimenti sarebbe stata troppo vasta, ad alcune città che avessero opportunità simili.
Non ho certo intenzione di riportare qui i nomi delle scuole di cui ho visitato i siti; sono scuole di inglese a Londra, New York e Boston; di francese a Parigi, Tours e Montpellier; di spagnolo a Madrid e Barcellona; tedesco a Berlino e Monaco. Lascio ai curiosi di fare lo stesso tipo di indagine, vorrei soltanto dire che mi sono comportata senza malizia ed ho guardato i siti solo delle scuole che comparivano in prima pagina su Google.com, escludendo le agenzie e limitandomi al corso standard di 4 settimane di lingua per 20 h di lezione. Infine, ho fatto la ricerca in inglese. Risultato: le scuole che ho trovato hanno tutte prezzi notevolmente alti, sia per il corso standard di lingua (a parte un piccola scuola di Barcellona) che per l’alloggio nelle sue varie opzioni.
A questo punto credo che sarebbe opportuno fare il conto della serva e scrivere quale è il costo all’Accademia del Giglio di un soggiorno-studio di 4 settimane (per 20 lezioni settimanali di 55′ ciascuna in classi piccole di max. 7 studenti), comprensivo di alloggio.
Corso di lingua: 480 Euro + 45 euro di tassa di iscrizione;
Alloggio: 390 Euro complessive per una sistemazione in camera singola, in appartamento con uso di cucina;
Totale: 915 Euro (a Londra, solo la scuola, 1085 Euro, a Parigi, anche 1320 Euro…)
A questi costi si possono aggiungere quelli relativi agli spostamenti in città (un biglietto del bus costa 1,20 Euro) e quelli relativi alle spese varie per mantenersi o divertirsi. Si può dare un’occhiata al mio precedente post, che fa notare come Firenze sia, per fare la spesa, la città più economica d’Italia.
Vorrei sottolineare come all’Accademia del Giglio le lezioni hanno una durata di 55 minuti, le classi sono comunque piccole ed il prezzo non cambia né per un ridottissimo numero di studenti né in alta stagione. Ogni corso, sia di lingua che di arte, viene tenuto nei locali della scuola nella sua sede unica di via Ghibellina, sotto la supervisione dei direttori; gli stessi rimangono a disposizione degli studenti durante le ore extra-curriculari al fine di aiutarli nella risoluzione di qualsiasi problema di carattere didattico, burocratico e talvolta personale. La scuola, inoltre, non prende un costo aggiuntivo per la ricerca dell’alloggio.
Infine, last but not least, quale altra città al mondo, già di per se stessa scrigno di preziosissimi gioielli, può offrirvi a pochi chilometri di distanza, a pochi minuti o ore di treno, autobus o automobile, meraviglie storiche come Siena, Arezzo, Pisa, Volterra, San Gimignano e tutte le altre, santuari come La Verna, spiagge come la Versilia o la Maremma, parchi nazionali, foreste protette, valli e montagne protagoniste di fiabe e leggende, una così vasta cultura del vino?
Quale altra città al mondo si trova al centro di una nazione come l’Italia?
Veramente vogliamo ridurre tutto questo a un semplice discorso di soldi?
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