E’ di pochi giorni fa la notizia dei recenti studi relativi ai colori originari degli affreschi di Giotto nella Basilica Superiore di Assisi. La ricerca ha permesso, avvalendosi di ritocchi digitali, di poter ammirare, seppur solo virtualmente, i veri colori che il grande maestro aveva scelto per la sua opera sette secoli fa. Tinte brillanti, forti e contrastanti: blu quasi elettrici, rossi intensi, impreziositi da dorature e laccature che li rendono quasi irriconoscibili se confrontati a quelli di oggi.
E’ Giuseppe Basile a dare l’allarme, presentando la ricostruzione digitale degli affreschi giotteschi del ciclo di San Francesco nella Basilica Superiore di Assisi: il degrado delle nostre opere d’arte, infatti, rischia di far perdere irrimediabilmente il senso della grandezza e della maniera dei maestri che hanno fatto la storia dell’arte italiana. Il fine ultimo della ricerca intrapresa non è tanto il restauro dell’opera giottesca, ma la stima del degrado in cui si trova, a causa di un’errata manutenzione e di una scarsa salvaguardia dell’opera. Lo studio, durato circa tre anni per un totale di 280 metri quadrati di affreschi, ha portato in un primo tempo all’analisi approfondita dei materiali pittorici utilizzati e del grado di deterioramento (come la biacca e l’azzurrite), quindi ritrovati i timbri cromatici delle 27 storie (da escludersi quella della Canonizzazione di San Francesco, troppo deterioriata), è stato possibile con Photoshop “ritoccarle” al computer ottenendo gli stupefacenti effetti che è possibile ammirare qui e dei quali si spiega approfonditamente nel volume Giotto com’era, De Luca editori d’arte.
Come accennato sopra non si intende procedere a nessun restauro, ma la ricerca dovrebbe portare a una maggiore consapevolizzazione verso i pericoli ai quali queste magnifiche opere d’arte sono esposte, ovvero quelli che lo stesso Basile ha xdefinito frutti di una “gestione quotidiana errata”.
La Basilica Superiore di Assisi non è l’unico monumento che ogni giorno, ogni anno è sottoposto a enormi pericoli: voglia questo essere un inizio verso il recupero e la manutenzione del nostro immenso patrimonio, che tale dovrebbe restare.
Es desde hace pocos dias la noticia de los recientes estudios relativos a los colores originales de los frescos de Giotto en la Basilica Superior de Asis. La busqueda ha permitido servirse de retoques digitales, de poder admirar tambien los verdaderos colores que el gran maestro ha escojido para su obra siete siglos atraz. Tintes brillantes, fuertes y contrastes: azul casi electrico, rojos intensos y decoraciones con oro, y lacas que parecen casi irreconocibles si comparamos con aquellos de ahora.
Es Giuseppe Basile quien da la alarma, presentando la reconstruccion digital de los frescos giotescos del siglo de San Francisco en la Basilica Superior de Asis: la degradacion de nuestras obras de arte las ha puesto en riesgo de perder irremediablemente el sentido de la grandeza y de la manera de los maestros que han hecho la historia del arte italiana. El objetivo final de la busqueda no es principalmente la restauracion de las obras giotescas sino mas bien el tomar conciencia la degradacion en que se encuentan gracias a su mala mantencion y poco cuidado. El estudio que duro casi 3 años por un total de 280 metros cuadrados de frescos, ha traido un profundo analizis de los materiales pictoricos usados y del grado de deterioro, entonces reencontrados los sellos cromaticos de las 27 historias (se excluye aquella de la Canonizacion de San Francisco que se encuentra muy deteriorada) ha sido posible con Photoshop retocar en la computadora los impresionantes efectos que es posible admirar aqui y de los cuales se explica profundamete en el volumen Como era Giott, De Luca editor de arte.
Como lo indica arriba no se pretende proceder a ningun tipo de restauracion, pero la busqueda deberia consientizar a las personas sobre los peligros a los cuales estas magnificas obras de arte estan expuestas o aquellas que el mismo Basile ha definido como fruto de una ” gestion cotidiana equivocada”.
La Basilica Superios de Asis no es el unico monumento que cada dia , cada año esta expuesto a enormes peligros: sea esto un inicio entre la recuperacion y la mantecion de nuestro inmenso patrimonio que deberia quedar.
[…] stato tradotto dall’italiano da una studentessa dell’AdG. L’originale lo trovate qui. Un grazie a […]