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Ottone Rosai: il colore, il volume, la semplicità.

Santo Spirito-RosaiDal 27 gennaio si terrà a Palazzo Medici Riccardi una mostra dedicata a Ottone Rosai (1895-1957), grande pittore del nostro Novecento. A cinquant’anni dalla morte circa cinquanta opere verrano esposte in un percorso che vuole celebrare la personalità più intima e nascosta dell’artista, non proponendo le opere più note, bensì quelle provenienti da raccolte pubbliche e private, che raccontano l’attività di Rosai dagli anni ’10 agli anni ’50. Ritratti, nature morte, nudi, strade, interni, che consentiranno di avere un panorama chiaro dellle immagini, delle realtà che Rosai ci ha regalato attraverso un’espressività carica di energia e di umanità. Le sue opere riportano le immagini di una Firenze vera e povera allo stesso tempo, ma ricca di poesia e di atmosfera, lontana dalla frenesia di oggi, quasi un luogo dell’anima popolato da figure volumetriche, dai contorni nitidi, da personaggi caratterizzati da spontaneità semplice e autentica. Nell’uso del colore che crea forme plastiche, può ricordare Cezanne, ma per le figure umane così statiche, forti, vitali per le forme volumetriche, appare fondamentale ancora una volta la lezione di Masaccio e del Quattrocento Fiorentino. Questa sua concezione dell’arte così pacifica e quasi statica lo pone su tutt’altro piano rispetto ai contemporanei Futuristi che vedevano nella velocità e nel rumore la nuova immagine del mondo.

Il biglietto di entrata alla mostra è di 5€ e comprende anche la visita alla Cappella di Benozzo Gozzoli e a Palazzo Medici Riccardi.

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