Pubblichiamo qui di seguito l’abstract di uno dei progetti premiati con il Label Europeo 2007. Ringraziamo la professoressa Cinzia Cetraro referente del progetto per averci cortesemente fornito il materiale necessario per la realizzazione di questo interessante post.
YET – Youth Europe and Theatre
Nell’ambito del nuovo programma d’Azione per l’Apprendimento Permanente, il premio LABEL viene attribuito alle esperienze più innovative di insegnamento ed apprendimento delle lingue straniere.
Il liceo scientifico “I. Newton” di Roma è risultato vincitore nella selezione a livello nazionale di scuole di ogni ordine e grado del MPI.
Il 20 dicembre 2007 presso Ministero della Pubblica Istruzione il premio è stato ritirato dal Dirigente Scolastico Prof. Mario Rusconi e dalla Prof.ssa Cinzia Cetraro, referente del progetto YET, alla presenza di una delegazione di studenti del liceo (nella foto in alto). YET è un progetto teatrale triangolare che coinvolge Italia, Olanda e Finlandia, e dura tre anni. Ogni anno una delle tre scuole partner (Liceo Newton, Teylingen College, Oulun Suomalaisen Yhteiskoulun lukio) ospita i partecipanti delle altre due: due gruppi di 30 studenti e due Creative Team di 5 docenti ciascuno. Durante due settimane intensive, i partecipanti lavorano divisi in tre gruppi internazionali per la realizzazione di altrettanti spettacoli teatrali sotto la direzione artistica di tre docenti provenienti dalle diverse scuole. Gli spettacoli, in lingua inglese, prendono spunto da un unico testo, scelto dal paese ospitante per rappresentare la propria cultura letteraria. Nel 2006 e 2007 il progetto è stato realizzato rispettivamente a Roma e ad Oulu (Finlandia) con rappresentazioni tratte liberamente da Il Castello dei destini incrociati di Italo Calvino e dall’ Invisible Child di Tove Jansson. Il progetto genera – anche negli studenti meno estroversi – un intenso sforzo creativo, e porta alla piena valorizzazione di tutti i talenti presenti nel gruppo. Dato il contesto scolastico il progetto mira a sviluppare, attraverso la collaborazione transnazionale, una serie di abilità professionalizzanti, legate a tutte le sfere investite dall’attività teatrale, comprese le abilità musicali, grafiche e tecniche, e dalle iniziative di informazione e comunicazione, soprattutto attraverso le nuove tecnologie.
Studenti e docenti svolgono tutti i compiti ed i ruoli necessari per la completa realizzazione di spettacoli di livello professionale, e per tenere costantemente informati genitori e amici attraverso un sito web: non solo attori e registi, dunque, ma costumisti, truccatori, fotografi, giornalisti e scenografi. La comunicazione in inglese è indispensabile per la riuscita dell’impresa. I partecipanti – circa 90 studenti e 15 docenti – vengono divisi in tre gruppi. In una prima fase, si lavora con i propri connazionali per creare e realizzare uno spettacolo che verte sulle tradizioni e la cultura del proprio paese. In queste produzioni “nazionali” gli studenti presentano, solitamente in chiave ironica, aspetti tipici della propria cultura. Nella seconda fase gli studenti vengono raggruppati in tre team multinazionali, ciascuno diretto da un gruppo di docenti da uno dei tre paesi; in ogni gruppo vengono allestiti un laboratorio artistico per la creazione di costumi e scenografie, un laboratorio teatrale e un laboratorio musicale. Inoltre, viene organizzato un team di reporter con il compito di curare l’informazione sia all’interno della scuola che verso l’esterno, con una newsletter affissa in bacheca che riporta quotidianamente comunicazioni, foto e interviste e con un sito web dedicato al progetto, attraverso il quale le famiglie seguono le attività svolte giorno per giorno.
Poiché il direttore artistico di ciascun gruppo è di nazionalità diversa, le tre produzioni conservano inevitabilmente uno spiccato carattere “nazionale” e si arriva a poter confrontare tre diversi approcci allo stesso testo. Oltre al lavoro teatrale e al sito web, si realizzano DVD (The making of YET, che documenta le varie fasi di lavoro dei vari laboratori; The play, che contiene la video registrazione delle opere teatrali dei tre gruppi internazionali), una locandina, magliette con la stampa della locandina ed altri prodotti per divulgare il progetto, nonché gli inviti allo spettacolo e i pieghevoli illustrativi.
Il progetto ha un impatto fortemente positivo sulle capacità linguistiche dei partecipanti, poiché la comunicazione in inglese diventa indispensabile alla realizzazione delle finalità del progetto. Ma ancora più importante è l’impatto sull’autostima e la crescita culturale degli studenti. Il coinvolgimento di un grande numero di studenti, ognuno con il proprio ruolo, permette di valorizzare le diverse attitudini – artistiche, drammatiche, linguistiche, informatiche e organizzative – degli alunni, aumentandone l’autostima e l’autonomia e specialmente rivoluzionando il loro atteggiamento verso la scuola, che non viene più subita ma vissuta attivamente e con entusiasmo.
A progetto concluso, molti alunni hanno sostenuto con profitto l’esame per le certificazioni ESOL di Cambridge, livelli PET e FIRST, B1 e B2 del quadro comune di riferimento europeo. Il progetto YET, diversamente da un comune scambio culturale che si limita al coinvolgimento dei soli partecipanti ‘attivi’ allo scambio di ospitalità, ha un forte impatto sulla vita delle scuole partecipanti: vengono creati, ad esempio durante la ricreazione, in giornate di normale attività didattica e la sera dopo gli spettacoli teatrali, momenti di socializzazione, anche a carattere conviviale, estesi a docenti e studenti non partecipanti al progetto. Questo genera interesse verso l’esperienza e incentiva la partecipazione di altri docenti e studenti ad attività future.
Inoltre le autorità locali sono invitate agli spettacoli, e dal dialogo che ne consegue nascono idee per valorizzare ulteriormente nel territorio le abilità specifiche/professionali degli studenti (ad esempio, design di costumisti, tecnica di installazione luci sul palcoscenico), che divengono punti di partenza per attività future. Un aspetto estremamente originale del progetto è la triangolarità: il coinvolgimento di gruppi di tre nazionalità e lingue madri differenti se da un lato rende il progetto più complesso sul piano della realizzazione, anche perché i numeri dei partecipanti sono triplicati, dall’altro contribuisce notevolmente ad una dimensione europea che stimola gli studenti ad esulare dal proprio piccolo mondo di categorie culturali.
Infine, poiché vengono scelte opere significative della letteratura del paese ospitante, YET contribuisce ad una conoscenza delle culture altre, non limitata ad un approccio con lo stile di vita differente, e i più comuni stereotipi, ma offre un interesse culturale che si estende alla storia letteraria dei vari paesi partecipanti.
E’ stata un’esperienza interessante. vi ho partecipato per anni e mi dispiace molto di non essere stata ricordata, dato che ne son stata protagoniasta in qualità di Art Director.