Domenica 6 aprile 2008 si è tenuto a Firenze presso il Teatro della Pergola il bellissimo concerto dei King’s Singers che annualmente tornano a far visita alla nostra città con le loro esibizioni raffinate, i loro arrangiamenti originali, le loro piacevoli battute umoristiche.
Il programma della serata era diviso in cinque gruppi di brani ispirati a album diversi del coro a cappella che proprio quest’anno compie il 40° anniversario dalla sua fondazione. Nella prima sezione, “Watching the White Wheat“, una serie di brani folk di diversa provenienza geografica facevano rivivere grazie ai ritmi e agli stili variati atmosfere particolari e differenti delle tradizioni irlandese, scozzese e inglese; nella seconda sezione, “Madrigal History Tour“, è stata proposta un’intensa antologia di madrigali di diversa origine (francese, tedesca, spagnola, inglese, italiana), tematica (mitologica, amore, morte), atmosfera (malinconica e umoristica); in “Contemporary Collection” i King’s Singers hanno voluto regalarci una serie di brani composti durante la loro pluriennale attività da musicisti contemporanei tipicamente novecenteschi sia dal punto di vista del linguaggio musicale (“Alphabet“), sia da quello delle tematiche (“Mobile“); in “French Collection” è stata la volta di una collezione delle chansons del grande Francis Poulenc, tra cui mi piace ricordare le vivaci “Clic, clac, dansez sabots” e “Les tisserands”; infine l’ultima sezione “Good Vibrations“, titolo di un brano dei Beach Boys, ha permesso al gruppo di esibirsi in un genere tra il pop e il rock edulcorato, con l’inevitabile imitazione dei suoni di chitarre elettriche, batteria e strumenti tipici di questi generi che oltre ad essere divertente ha permesso una volta di più di apprezzare le incredibili capacità canore dei King’s Singers.
Il pubblico entusiasta ha quasi “ingiunto” a suon di applausi ben tre bis che i King’s Singers hanno generosamente concesso prima di proporsi nel fumoir per un incontro informale con gli spettatori, firmando autografi, facendo foto e chiacchierando con estrema disponibilità. Un concerto come questo non è solo un momento di condivisione di ottima musica eseguita ad altissimo livello: i King’s Singers contagiano con la loro carica di allegria e buon umore, trasmettono energia e educano ad una raffinatezza di esecuzione troppo spesso dimenticata.
La foto è tratta da qui.
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