Un modo piacevole per rifuggire la calura e la sensazione estenuante data dall’afa è probabilmente quello di mangiare un buon gelato: le gelaterie offrono una notevole quantità di gusti e molte e discordi appaiono le opinioni su quale sia il miglior gelato proposto sul mercato, come sia fatto, quali siano le materie con cui lo si produce.
Qual è, tuttavia, l’origine del gelato? Chi è stato l’inventore che ha reso questo incredibile servizio all’umanità? Dopo aver fatto una rapida ricerca in internet ho trovato qualche notizia interessante che mi piace sottoporre all’attenzione di chi legge.
Fin dall’antichità l’uso di refrigerare frutta e sostanze dolci era assai diffuso, specialmente in Oriente. Gli antichi Romani potevano attingere alle riserve nevose dell’Etna e del Vesuvio per poter preparare gustosi sorbetti: secondo Plinio il Vecchio, per prepararne mescolavano ghiaccio tritato, miele e frutta, creando così una sorta di crema dolce e gustosa. Durante il Medioevo, tuttavia, le invasioni barbariche e i lunghi periodi di guerre che si susseguirono fecero cadere in disuso in Occidente questa dolce abitudine e solo gli Arabi l’hanno reintrodotta successivamente in Sicilia.
Chi sia stato, tuttavia, il vero inventore del gelato non è facile da stabilirsi: è noto che l’architetto fiorentino Buontalenti (che sembra sia stato anche l’inventore di una delle prime macchine per fare il gelato) si dilettasse di cucina e riuscisse a creare fantastici ed elaborati dolci di ghiaccio amalgamando crema e anche frutta. Non a caso tutt’oggi in quasi tutte le gelaterie fiorentine è possibile assaggiare la deliziosa crema Buontalenti. Inoltre tale Ruggeri, secondo alcuni pollivendolo, secondo altri macellaio, si dice che abbia partecipato a un concorso indetto da Caterina de’ Medici per il piatto più originale. Il Ruggeri riuscì a guadagnarsi il primo premio e anche una notevole fama tramite una composta di frutta, ghiaccio e zucchero: tale fu il plauso che ne ricevette da essere costretto a riproporlo anche alla corte di Francia.
Infine è opportuno ricordare anche il nome di Francesco Procopio dei Coltelli, che nel 1686 aprì a Parigi il Café de Procope dove propose delle “acque gelate” di frutta, crema gelato dal composto particolarmente omogeneo.
Per l’inventore del cono sembra che si debba aspettare il 1903 con Italo Marchionni, ma ci sono anche altre scuole di pensiero al riguardo reperibili qui.
Adesso che ne conosciamo il passato non resta altro che gustarlo nel presente! Al lavoro, quindi!
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