Vi è mai capitato di sdraiarvi sulla spiaggia o su un prato e restare a osservare le nuvole cercando di dargli una forma o immaginando delle storie con questi enormi personaggi soffici e bianchi? A me sì, spesso e non solo stando distesa a terra, ma anche osservando il cielo al tramonto dal finestrino di un’auto, o da una terrazza panoramica, estraniandomi completamente dalla realtà circostante. Per chi, come me, non è nuovo a questo genere di “viaggi” sarà dunque un sollievo scoprire che c’è un folto gruppo di persone che non disdegna affatto questa attività, messa in ridicolo forse dai più pragmatici. In Inghilterra infatti il sito The Cloud Appreciation Society conta una notevole quantità di visitatori che ogni giorno scorrono le sue pagine alla ricerca di foto suggestive e meravigliose, notizie fresche e curiosità sulla loro passione: le nuvole.
L’intento degli ideatori del sito, come si legge dal manifesto, è quello di riabilitare le nuvole dalla fama di essere solamente apportatrici di pioggia: le nuvole aiutano a vivere meglio, arricchiscono la nostra vita di sogni e pensieri grazie alle loro forme svariate e alle infinite sfumature di colore che possono assumere, elevano il pensiero dell’uomo e gli permettono di ammirare un cielo sempre vario e diverso e non monotonamente “blu”. Le foto presenti sul sito vengono inviate dai visitatori stessi e c’è persino un’intera sezione dedicata alle nuvole che assomigliano a una forma definita: casomai vi trovaste nella terribile condizione di non avere la possibilità di scrutarne per giorni causa cielo terso, potrete usufruire di queste pagine. Inoltre nel sito è presente anche uno spazio per poeti che hanno composto versi sulle nuvole, per pittori e artisti che nelle loro opere hanno rappresentato nuvole e una chat completamente disponibile per parlare di nuvole. Che cos’altro aggiungere? Nessuno in questo sito potrà rimproverarvi di avere SEMPRE la testa tra le nuvole… e non è cosa da poco!
Le nuvole, le guardo e starei sempre con la testa al’insù. Mi affascinano, forse perchè penso che un giorno sarò anch’io una nuvola. Starei sempre con la macchina fotografica in mano per ammirarle in tutte le loro sfaccettature.