La biblioteca del Palagio di Parte Guelfa ha riaperto negli scorsi mesi dopo un lungo periodo di chiusura dovuto a lavori di restauro. E’ stata fondata e aperta al pubblico nel 1987 e si trova nella chiesa adiacente al Palagio, sede dell’antico partito fiorentino e costruito nel XIII secolo. I lavori di restauro hanno permesso un completo restyling della biblioteca che appare ora fornita di computer, Wi-Fi area gratuita per gli utenti, 35.000 volumi tra patrimonio corrente e storico, una ricca emeroteca che annovera 93 periodici e 25 quotidiani italiani e stranieri. La grande sala all’entrata e quella a piano terra accolgono i lettori e gli studiosi in una struttura a metà tra la storia e la contemporaneità e grandi affreschi sul soffitto e sulle pareti rimandano ai tempi passati creando un’atmosfera che solo Firenze può regalare.
La biblioteca è aperta tutti i giorni feriali dalle 9 alle 22 e il sabato dalle 9 alle 13. Sulla sinistra guardando il banco per il prestito o la richiesta dei volumi si trova la bacheca delle Novità sempre ricca di nuovi arrivi e spunti di lettura. Vengono periodicamente organizzate delle mostre: la prossima, a partire da lunedì 8 settembre fino al 30 settembre, è intitolata “Le carte di guardia, le legature” e condurrà gli appassionati lettori che vorranno partecipare alla scoperta delle carte di guardia, ossia quelle un tempo messe a protezione del libro. Le carte esposte sono marmorizzate, cioè fatte sulla base del principio chimico che consente a dei colori sparsi a macchie su una soluzione gommosa di galleggiare senza disperdersi o mescolarsi.
Infine da non dimenticare sono gli incontri del gruppo “Il tè delle cinque a Palagio” che prevedono la lettura collettiva di alcuni brani della nostra letteratura e potrebbero essere anche delle ottime occasioni di comprensione orale e scritta per i nostri studenti e per quanti si avvicinano allo studio della lingua italiana (livello minimo B2).
Per maggiori informazioni telefonare a 0552616030 o scrivere a bipg@comune.fi.it.
[…] Articolo tradotto dalla nostra studentessa Yena da Cipro. La versione italiana è qui. […]