Iscriviti alla newsletter


logo adgblog

Archivi

Settembre 2008
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  

Un marsupiale per amico

Petauro dello zuccheroA chi si fosse deciso a prendere con sé un amico a quattro zampe con cui condividere gioie e dolori quotidiani ma volesse un animale un po’ meno comune rispetto a un cane o a un gatto, ecco arrivare un valido suggerimento dalla nuova moda che spopola tra i sudditi di Sua Maestà Elisabetta II: il petauro dello zucchero. Sembra infatti che l’ultimo trend a proposito di animali domestici in Inghilterra riguardi proprio questo simpatico marsupiale che per il modico prezzo di 150 sterline, pari a 188 euro, può entrare a far parte della nostra vita. Questo grazioso animaletto, in inglese “Sugar glider”, si è accattivato subito molte simpatie grazie alla sua estrema disponibilità verso le coccole e alle sue piccolissime misure che gli consentono di stare nel palmo di una mano o dentro una tasca, attitudine quest’ultima assai raccomandata dagli intenditori e dagli allevatori, in quanto consentirebbe di sviluppare affetto verso i padroni.
E’ possibile leggere ulteriori informazioni a proposito di esso su questo sito, il primo italiano ad essere interamente dedicato al petauro e da cui è tratta anche la foto presente in quest’articolo. La particolarità di questo marsupiale sta nel fatto che può anche volare, arrivando a compiere persino 70 metri nel suo habitat naturale solo sfruttando le correnti d’aria: due membrane che collegano le zampette posteriori a quelle anteriori gli permettono di spiccare il volo e gli hanno anche guadagnato il nome di “scoiattolo volatore”.

Attenzione tuttavia perché come tutti gli animali domestici il petauro ha bisogno di molte cure e molte attenzioni: in modo particolare, vista la sua attitudine socievole, ha bisogno non solo della compagnia dei suoi simili ma anche di quella del padrone e, se lasciato troppo a lungo a se stesso, ne soffrirà molto.

Comments are closed.

Buy Me A Coffee
Grazie per la visita: che ne pensi di offrirci un caffè?