Salvatore Quasimodo (Modica, 1901 – Napoli, 1968) è stato uno dei più importanti rappresentatni della poesia ermetica. Nel 1959 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura. Qui di seguito vi proponiamo due sue poesie.
Ed è subito sera
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
dalla raccolta “Acqua e terre“, (1930)
- parole difficili:
trafitto: colpito e perforato, come quando Cupido “trafigge” un cuore.
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Alle fronde dei salici
Come potevamo noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore
Tra i morti abbandonati nelle piazze
Sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
D’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
Della madre che andava incontro al figlio
Crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici per voto
Anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
dalla raccolta Giorno dopo giorno (1946)
- parole difficili:
fronde: rami
straniero: Quasimodo si riferisce all’invasione dell’Italia da parte delle truppe naziste di Hitler, invasione avvenuta nel 1943, dopo la caduta del Fascismo.
fanciulli: giovani ragazzi
per voto: per nostra decisione, promessa, giuramento pieno di rispetto e devozione
oscillavano: seguivano il movimento del vento, erano mosse dal vento.
lievi: leggere, non pesanti
Qui potete ascoltare la poesia.
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