Poesia italiana per studenti stranieri: Meriggiare pallido e assorto di Eugenio Montale

Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) è stato poeta e giornalista, premio Nobel per la letteratura nel 1975.
Noi vi proponiamo una delle sue poesie più famose, adatta a partire da un livello B2.

Meriggiare pallido e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ ora si rompono ed ora s’ intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’ é tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

• Parole difficili:

meriggiare: riposare all’aperto all’ombra durante nelle ore più calde
assorto: concentrato nei propri pensieri
rovente: caldissimo
schiocchi: verso del merlo che ricorda il suono di una frusta
a sommo di: in cima a
il palpitare: pulsare, battere
scaglie: il mare sotto il sole, brilla, luccica come le squame di un pesce.
tremuli: che tremano
scricchi: verso della cicala
travaglio: fatica, lavoro, sofferenza
seguitare: continuare a vivere
muraglia: grande muro

In questo video è possibile ascoltare la poesia letta da Montale stesso. Qui è possibile leggere analisi e considerazioni critiche su questa poesia così ricca di significati.

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