Dal 18 al 26 aprile 2009 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali organizza l’undicesima edizione della Settimana della Cultura, manifestazione dedicata alla promozione del patrimonio culturale, con l’organizzazione di eventi e l’apertura gratuita di tutti i luoghi statali. Scopo fondamentale dell’iniziativa è quello di favorire la conoscenza della cultura e di trasmettere l’amore per l’arte ad una sempre più ampia platea di cittadini che per sette giorni potranno scegliere tra mostre, convegni, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche e aperture straordinarie in tutte le regioni d’Italia. Un modo quindi, secondo il Ministero, di far avvicinare i cittadini alle opere d’arte che magari hanno accanto a loro ogni giorno, ma che per pigrizia, mancanza di tempo o indifferenza vengono spesso trascurate.
L’idea della manifestazione è sicuramente buona, dato che va avanti da oltre vent’anni (per la precisione ventiquattro, perché prima veniva chiamata “Settimana dei Beni Culturali”) con un crescente aumento di visitatori; volendo però fare una critica, ci sembra controproducente, sia dal punto di vista economico che di affollamento dei musei, mettere in calendario questa iniziativa in primavera, per giunta il 25 aprile, quando città come Firenze sono piene di turisti non solo italiani. Perché non metterla in calendario durante periodi dell’anno meno turistici, quando le opere d’arte sarebbero realmente più fruibili dai cittadini?
Oltre alle aperture gratuite dei musei statali ci sono comunque numerose ed interessanti iniziative: l’elenco completo regione per regione è consultabile in PDF sul sito del Ministero. Per la Toscana segnaliamo solo alcuni eventi che ci riguardano un po’ più da vicino e ai quali noi di Accademia del Giglio, se ci sarà possibile, parteciperemo.
Il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina organizza la mostra Green Platform. Arte, Ecologia, Sostenibilità, una mostra sulle varie pratiche e i diversi approcci che caratterizzano la produzione di arte e cultura contemporanee (dal 24/04/2009 al 19/07/2009).
Il 18 aprile al Museo Horne (Palazzo Corsi) si terrà la conferenza “Lungo le mura del secondo cerchio: Palazzo Corsi e altre residenze di via de’ Benci”, un itinerario per riscoprire il quartiere con le sue storie e le sue testimonianze architettoniche.
L’antico cimitero monumentale ebraico sarà visitabile il 19 aprile.
Communicating Art, il progetto della sezione didattica della Soprintendenza in collaborazione con alcuni licei di Firenze, Scandicci e Prato, organizza dal 18/04/2009 al 24/04/2009 visite guidate in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo al Museo di San Marco, a Palazzo Davanzati e al Giardino di Boboli.
Alla Galleria dell’Accademia si terranno invece dal 22 al 24 aprile delle lezioni su “La tecnica della pittura su tavola”.
Il 22 aprile è possibile partecipare alla visita guidata alla collezione di Roberto Longhi.
Uscendo un po’ dalla città, a Pratolino, il 23 aprile si potrà seguire una visita guidata al Parco delle Meraviglie: dall’antica Locanda al Vecchio Mulino.
quali sono i musei che si possono visitare gratuitamente in questo periodo?
Tutti i musei statali, la cui lista può trovare qui
saluti
sono una signora di 45 anni, fiorentina, e sinceramente questa iniziativa non mi pare così apprezzabile come si vorrebbe far credere a noi cittadini. per tutto l’anno, qualora volessimo godere dei nostri monumenti che i nostri antenati ci hanno lasciato nella nostra città, siamo equiparati ai turisti e dobbiamo pagare il biglietto senza alcuno sconto, quasi che fossimo estranei a casa nostra; poi, ecco che arriva la famosa “settimana dei beni culturali” e ancora una volta siamo trattati come sopra, con l’ulteriore svantaggio di ritrovarci stretti come sardine ad allungare il collo per riuscire a vedere qualcosa. e dovremmo anche essere lieti di questa bella iniziativa! fate un po’ voi, ma io non ci trovo niente di bello.
Cara Claudia. Un po’ hai ragione. Ma vedi, per mantenere i beni culturali che i nostri antenati ci hanno lasciato ci vogliono tanti dindini. Un tempo questi dindini venivano donati da coloro che ne avevano tanti o dai mecenati. Oggi vengono fuori dalle tasse e dal biglietto di ingresso.
In qualche modo i soldi necessari devono venir fuori. Non trovi ?
Ecco caro Giuseppe hai toccato un tasto dolente le TASSE basterebbe pagarle tutti, forse almeno noi cittadini residenti potremo tornare ad usufruire di questi benefici, mentre adesso paghiamo doppio: le tasse e il biglietto d’ingresso
Caro Giuseppe, scusa ma credo che il discorso sulle tasse tu possa impacchettarlo e portartelo a casa. Io le tasse le pago, sia come italiana che come fiorentina, e vorrei che ricevere un po’ più di considerazione da parte di chi amministra la mia città e non solo. Comunque, il mio commento voleva e vuole essere una critica a come viene organizzato e gestito l’evento: perché, per esempio, non viene fatto in inverno, come succedeva qualche anno fa? Qual è il vantaggio nello stra-riempire i musei di turisti, impedendo di fatto di poter usufruire delle opere artistiche? A chi si crede di fare un favore? A chi si frega le mani misurando il risparmio?
Io mi ricordo, ma è storia ormai, che i musei erano ad ingresso libero le domeniche e i lunedì alternativamente. Adesso è pura utopia.
Ci abbiamo guadagnato tanto, davvero.