Firenze, oltre che per le sue opere d’arte, è amata dagli stranieri, ma anche dagli italiani, per lo shopping: via Tornabuoni è un susseguirsi di negozi di lusso, così come la zona intorno a piazza Strozzi dove si allineano senza soluzione di continuità boutique come D&G, Louis Vuitton, Prada, Gucci e ultimo in ordine di apertura il negozio della Ferrari. Dietro pressione di questi grandi stilisti italiani e stranieri, da un po’ di tempo, il Comune di Firenze ha dovuto prendere provvedimenti contro la vendita abusiva di merce contraffatta, istituendo un apposito reato amministrativo. Secondo le associazioni categoria, tra cui la Camera di Commercio, la vendita di prodotti falsi produce danni economici alle grandi firme, nonché seri problemi di immagine al Made in Italy. In questi giorni la campagna “Falso No Grazie/No Fakes Thanks” è stata rilanciata con forza, anche attraverso le tv locali che tutti i giorni mandano un servizio sull’argomento, per cui, cari turisti e concittadini, fate attenzione a non acquistare per strada o nei negozi merce contraffatta ovvero borse, vestiti, cinture, occhiali e quant’altro sembri di una marca famosa senza però esserlo, perché rischiate di incorrere in multe salatissime. In giro per il centro si trovano dei totem in varie lingue sui quali si legge: “L’acquisto consapevole di merce contraffatta è punito con una sanzione economica pecuniaria da Euro 500 a Euro 10.000”.
In questi giorni il Comune di Firenze ha anche avviato una nuova iniziativa relativa alla “Campagna Anticontraffazione” conferendo agli ambulanti virtuosi, ovvero a chi non vende falsi, seicento targhe in alluminio, di forma ovale, con il giglio di Firenze rosso su fondo blu e la scritta “Comune di Firenze. Commerciante autorizzato. Authorized dealer” e inciso il numero progressivo che identifica l’ambulante. La targa dovrebbe essere una garanzia per chi vende e per chi compra: “È un’iniziativa che valorizza i prodotti leciti e che permette di evitare che i cittadini italiani ma soprattutto i turisti adducano scuse di non sapere, di non riconoscere il commerciante abusivo. In questo modo, questi «fraintendimenti» non ci potranno più essere”.
I divieti fiorentini non finiscono qui: da questa parte c’è un altro post con una decina di altre cose proibite a Firenze!
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