Leggete la celebre aria “Va’, pensiero”, tratta dalla parte terza del Nabucco (1842) di Giuseppe Verdi, libretto di Temistocle_Solera.
La scena si svolge sulle rive del fiume Eufrate, dove il popolo ebreo, oppresso e fatto prigioniero dai babilonesi, canta con nostalgia la sua terra perduta e lontana.
Per le parole difficili aiutatevi con le note a fianco. Buon ascolto!
Va, pensiero, sull’ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli, pendii
Ove olezzano tepide e molli dove profumano tiepide e umide
L’aure dolci del suolo natal! le dolci arie della terra natale
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate… di Israele le torri cadute
Oh mia patria sì bella e perduta!
O membranza sì cara e fatal! ricordo
Arpa d’or dei fatidici vati, grandi poeti
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu! ci racconta
O simile di Solima ai fati simile al destino di Gerusalemme
Traggi un suono di crudo lamento, emetti
O t’ispiri il Signore un concento un canto corale
Che ne infonda al patire virtù! che dia coraggio a chi soffre
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=nVngOIHSVuI[/youtube]
Articoli correlati
L’opera lirica per studenti stranieri:
Vissi d’arte
Voi che sapete
Non più andrai farfallone amoroso
Sempre libera degg’io
Che gelida manina
10 arie famose di opere liriche per studenti stranieri
Per assistenza contattate gli insegnanti dell’Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze: adg.assistance@gmail.com.
Seguiteci su Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest e Foursquare.
Commenti recenti