Leggete la celebre aria (cavatina) “Largo al factotum”, tratta dal primo atto de “Il Barbiere di Siviglia” (1816) di Gioacchino Rossini, libretto di Cesare Sterbini.
Siamo a Siviglia dove il conte di Almaviva, innamorato della bella Rosina, non sa come sedurla, visto che lei è sempre sorvegliata dal suo tutore, don Bartolo, il quale ha il progetto segreto di prenderla in moglie. Il conte chiede allora aiuto nella difficile impresa d’amore al barbiere Figaro. Questi si presenta subito come “factotum della città”, cioè come qualcuno che riesce a fare qualunque cosa (caratteristica di molti barbieri di quel tempo) e quindi anche a aiutare il conte a conquistare la bella ragazza…
Largo al factotum della città.
Presto a bottega che l’alba è già. negozio
Ah, che bel vivere, che bel piacere
per un barbiere di qualità! di qualità!
Ah, bravo Figaro!
Bravo, bravissimo!
Fortunatissimo per verità!
Pronto a far tutto,
la notte e il giorno
sempre d’intorno in giro sta.
Miglior cuccagna per un barbiere, vita allegra, felice
vita più nobile, no, non si da.
Rasori e pettini rasoi
lancette e forbici,
al mio comando
tutto qui sta.
V’è la risorsa,
poi, del mestiere
colla donnetta… col cavaliere… con la donna giovane
Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono,
donne, ragazzi, vecchi, fanciulle: ragazze
Qua la parrucca… Presto la barba…
Qua la sanguigna…
Presto il biglietto…
Qua la parrucca, presto la barba,
Presto il biglietto, ehi!
Figaro! Figaro! Figaro!, ecc.
Ahimè, che furia!
Ahimè, che folla!
Uno alla volta, per carità!
Ehi, Figaro! Son qua.
Figaro qua, Figaro là,
Figaro su, Figaro giù,
Pronto prontissimo son come il fulmine:
sono il factotum della città.
Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo;
a te fortuna non mancherà.
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Nel video canta Hermann Prey.
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