Passata la giornata di Pasqua a mangiare tutte le uova di cioccolato possibili, occorre mettersi in marcia per trasformare lo zucchero in energia. A piedi? Macchè, esagerati: si va in automobile. Poi magari si scende per fare una passeggiatina e godere dell’aria fresca e del panorama. Dove andare, però, potendo approfittare solo del lunedì dell’Angelo? Il consiglio è di recarsi nel Casentino, una magnifica e ampia valle tra Firenze e Arezzo, distesa tra il crinale del Pratomagno a destra e gli Appennini, con l’Alpe di San Benedetto e le foreste casentinesi, a sinistra. Per arrivarci le strade sono principalmente due: si può passare da Pontassieve, salire in alto fino ad attraversare il piccolo abitato della Consuma e poi scendere per una delle strade più belle e panoramiche, affrontando quindi il percorso da quello che è il tratto iniziale del fiume Arno, o si può decidere di prendere il fiume al contrario, cioè di risalirne la corrente e incontrare strada facendo i paesi del Valdarno Superiore. In entrambi i casi, l’idea è di chiudere il cerchio a Poppi con la visita al suo famosissimo castello, simbolo incontrastato della regione. Inoltre sono possibili svariate deviazioni dalla strada principale che conducono ognuna a luoghi pieni di suggestione, storia e ricordi scolastici (Dante in primis). Qualche suggerimento? Un itinerario religioso, che porti all’eremo di Camaldoli o al Santuario della Verna o si addentri ulteriormente fino alle magiche rovine di Santa Trinita in Alpe nel comune di Talla. Un itinerario storico, insieme a Dante sui campi di battaglia delle guerre fra Guelfi e Ghibellini, per la piana di Campaldino o il Castello di Romena. Un itinerario naturalistico-ecologico, attraverso il Parco delle foreste casentinesi. Un itinerario artigianale a Stia per acquistare un cappotto, una giacca o un accessorio fabbricato con il famoso “panno Casentino“. Un itinerario magico e fiabesco, in compagnia delle “Novelle della nonna” di Emma Perodi, una raccolta di racconti straordinari popolati di streghe, fantasmi, befane. Facile intuire che, ovunque si vada per scelta o per sorte, visitare il Casentino ci farà trascorrere una fantastica giornata di festa.
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