Fortunatamente oggigiorno non è più come venti anni fa, quando gli insegnanti (e gli studenti) si dovevano accontentare di scegliere fra tre o quattro manuali, tutti più o meno uguali (qualcuno si ricorderà il mitico Katerinov!). Ormai i manuali d’italiano per stranieri spuntano come funghi e la scelta odierna è molto ampia e differenziata.
L’appena uscito corso d’italiano Chiaro (di Giulia de Savorgnani e di Beatrice Sergero, Alma edizioni, libro dello studente con CDrom+libro dell’insegnante con CD) si distingue senz’altro nella vasta gamma di testi d’italiano L2. Sfogliandolo, l’impostazione ricorda un po’ quella del suo fratello maggiore, Espresso (approccio comunicativo-situazionale, divisioni in 10 grandi unità didattiche, parecchi ascolti e testi, esercizi e grammatica in appendice), ma cominciando a utilizzarlo in classe si scoprono subito differenze sostanziali.
Innanzitutto in ogni unità didattica il processo di apprendimento è impostato su una lenta ma ben determinata gradualità, in modo che ogni studente possa, come si legge nell’introduzione, “inquadrare gli elementi sui quali soffermarsi grazie alle indicazioni presenti nelle attività”. Ogni attività appare infatti subito ben chiara (da qui il titolo del libro?): “ascoltare”, “lavorare con il lessico”, “parlare”, “scrivere”, “leggere” e a volte “scoprire la grammatica”; il tutto ben definito dalla grafica, che lascia nel libro diversi spazi liberi dove lo studente può prendere appunti o scrivere le sue riflessioni in materia di lessico e di regole morfo-sintattiche, che lui stesso può arrivare a dedurre e/o a chiarire.
Stimolanti sono poi le due sezioni “culture a confronto” e “come impari” alla fine di ogni unità: nella prima si affrontano appunto temi di cultura generale e differenze culturali (i gesti, il caffè, i mezzi di trasporto, ecc…), mentre nella seconda si riflette sulle competenze linguistiche acquisite e sull’autovalutazione (“ora sei in grado di…”). Lo studente del resto è fin dall’inizio di ogni unità portato a riflettere su quello che sta imparando (“in questa lezione impari a”).
Il libro è inoltre ricco di immagini e foto che ben guidano lo studente nella comprensione dei testi o degli ascolti, nonché nello svolgimento degli esercizi di vario tipo. Molti studenti della nostra scuola hanno infatti trovato utili e efficaci proprio quelle attività legate a una mappa, a delle figure o dei semplici segnali, che li hanno aiutati a capire meglio certi aspetti della lezione.
Alla fine del corso ogni discente avrà raggiunto il livello A1 di conoscenza della lingua italiana, secondo il Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue.
Sono d’accordo in buona parte su quanto scrivi, Lorenzo, “Chiaro!” è un buon manuale sicuramente peraltro la Alma Edizioni è una buona casa editrice, quello che però mi lascia molto perplessa è la scelta degli argomenti dei manuali di lingua italiana. Tutti, ma proprio tutti, hanno sempre gli stessi argomenti: il caffè, i mezzi di trasporto, al ristorante, i gesti… ma mai nessuno che vari un po’! Tutti ti insegnano ad ordinare in un ristorante, ma nessuno in un pub e pochi parlano dell’aperitivo, tutti parlano dei treni e degli autobus, ma nessuno delle autostrade italiane, tutti del caffè, ma pressoché nessuno del gelato!!! E poi design, arte, moda, libri, film, giochi, sono riservati a libri troppo specialistici, dall’impostazione spesso noiosa, antiquata e dal lessico che come minimo si rivolge a un B2… ma perché uno studente A1 non ha diritto ad essere appassionato dell’opera di Bruno Munari e poter avere la possibilità di parlarne nella sua interlingua? Scusa lo sfogo, ma nei manuali di lingua straniera (inglese, francese, spagnolo…) c’è molta più varietà e ricchezza dal punto di vista dei contenuti. Sarebbe il caso di studiarli e forse ricordarsi che gli studenti di italiano non sono solo turisti e immigrati…
Beh, chissà se prima o poi qualche casa editrice oserà “rischiare” con nuovi argomenti… un saluto da tutti noi, ciao!
Buongiorno,
Mi chiedo dove posso trovare questo liveo ad acquistare, a Rio de Janeiro? Grazie,
Joelina.
Cara, Joelina, a Rio de Janeiro non lo so mi spiace, ma su internet basta che Lei lo ordini sul sito della Alma Edizioni qui: http://www.almaedizioni.it/
Un caro saluto da Firenze