EX3, Centro per l’arte contemporanea di Firenze, inaugura oggi, giovedì 1 luglio 2010, Me and My Mother, la personale dell’artista islandese Ragnar Kjartansson.
Ragnar Kjartansson (Reykjavík, Islanda 1976), artista e performer poliedrico, il cui lavoro coinvolge molteplici mezzi espressivi: il video, la scultura, la musica, il disegno, la pittura alla cui origine si trova sempre l’aspetto performativo. Le sue opere si distinguono per la compresenza di sentimenti contrastanti: tristezza e felicità, orrore e bellezza, dramma e humor. Dotato di una straordinaria capacità di coinvolgimento emotivo, Kjartansson, dà vita a complesse e, allo stesso tempo, rudimentali mise en scène, tese a fare coincidere, sulla scia dell’esperienza romantica, arte e vita alla ricerca “di una soluzione artistica all’enigma dell’esistenza”.
In occasione della personale di EX3, sarà presentato, per la prima volta in Italia, il terzo episodio della serie Me and My Mother, appena concluso, a fianco dei primi due “episodi” della stessa serie.
L’opera fa parte di un progetto in progress, iniziato nel 2000, che prevede la realizzazione, ogni cinque anni, di una performance, documentata in video, dove, a ricorrere, sono gli stessi attori (l’artista e la madre) e uno stesso gesto, denigratorio ed enfatico. Lo sputo della madre sulla faccia del figlio, ripetuto nel tempo, oltre a innescare una catena di riflessioni di natura psicanalitica, racconta, in maniera grottesca, la sostanziale ambivalenza di tutti i legami di affezione, la loro intensità e la loro distruzione. Apparentemente dissacratoria, l’opera di Kjartansson è in realtà un omaggio non convenzionale alla madre e allo stesso tempo una riflessione malinconica sul tempo e sulla morte.
Nelle sale laterali del Centro, saranno inoltre presentai altri lavori video, tra cui Death and the Children (2002) e Satan is real (2004) che riprendono, con analoghi toni dissacranti, la complessa relazione con la morte, e due installazioni composte da una serie di dipinti: The Raging Pornographic Sea (2006) e The Blossoming Trees performance (2008) che riflettono sul ruolo dell’artista, teatralizzandolo e mettendone in luce l’ambiguo rapporto tra natura e artificio.
Ragnar Kjartansson vive e lavora a Reykjavík (Islanda), dov’è nato nel 1976. Oltre alle numerose mostre negli Stati Uniti e in Europa si ricordano le recenti partecipazioni alla Biennale di Venezia del 2009 (Padiglione islandese), alla settima edizione di Manifesta (Rovereto, Trentino-Sud Tirolo, 2008) e alla seconda Triennale di Torino (2008).
La mostra, a cura di Lorenzo Giusti e Arabella Natalini, continuerà fino al 19 settembre 2010. Orario di apertura: mercoledì, giovedì, sabato e domenica, dalle 11.00 alle 19.00. Il venerdì dalle 11 alle 22. Info: tel (+39) 055 628 7091 – info@ex3.it
Presso la Strozzina, Centro di Cultura Contemporanea a Palazzo Strozzi, nell’ambito della mostra in corso As Soon As Possible, alle 18:30 si terrà un Artist Talk con Arcangelo Sassolino.
L’artista espone al pubblico il proprio percorso di ricerca, dagli esordi fino alle recenti grandi installazioni, come l’opera presente in mostra Dilatazione pneumatica di una forza viva. Le sue opere sono sistemi chiusi al cui interno si svolgono processi meccanici che rendono visibili gli effetti prodotti da forze estreme, come una bottiglia riempita di gas fino ad esplodere. Esse sembrano mostrarci il divenire e la caducità delle cose, la visualizzazione dell’impossibilità umana di andare oltre l’attesa di un accadimento.
Arcangelo Sassolino (1967) ha esposto il suo lavoro presso importanti istituzioni internazionali. Tra queste ricordiamo le due mostre personali presso lo Z33 di Hasselt ed il Palais de Tokyo di Parigi. L’ingresso all’incontro è gratuito.
Continua fino al 18 luglio la mostra As Soon As Possible: l’accelerazione nella società contemporanea. L’esposizione descrive in maniera critica la civiltà tecnologica di inizio millennio, la cosiddetta high speed society, caratterizzata dalla costante accelerazione dei suoi ritmi. Le opere di dieci artisti internazionali selezionati sono state scelte secondo le rispettive diverse modalità di affrontare le tematiche del tempo, della velocità, dell’accelerazione o di una controreazione a tutto ciò. La mostra propone un percorso che coinvolge gli spettatori in esperienze spazio-temporali che mettono in evidenza le contraddizioni della nostra società ‘iper-veloce’.
Artisti: Tamy Ben-Tor, Marnix de Nijs, Mark Formanek, Marzia Migliora, Julius Popp, Reynold Reynolds, Jens Risch, Michael Sailstorfer, Arcangelo Sassolino, Fiete Stolte.
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