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La lingua italiana in cucina (2): la batteria di pentole

batteria di pentole

La prima puntata sulla lingua della cucina parlava degli utensili indispensabili. In questa seconda parte parliamo dei recipienti che servono a cuocere gli alimenti.

La batteria da cucina è formata da pentole, padelle, teglie e tegami. Possono essere di materiali diversi a seconda anche del loro uso: ad esempio se devo preparare la polenta, una pentola di rame è l’ideale, se devo friggere le patatine fritte è meglio se uso una padella di ferro o di un materiale anti-aderente, se devo fare un arrosto in forno userò una teglia di alluminio o una pirofila di porcellana.

La pentola è un recipiente più alto che largo, con due manici e si usa per cuocere cibi con molti liquidi come la pasta, il riso o il minestrone.

Il pentolino è una piccola pentola che si usa per cuocere o scaldare piccole quantità di alimenti, ad esempio il latte.

La casseruola è invece un recipiente più largo che alto, il contrario della pentola insomma. Si usa per la cottura dei risotti, spezzatini e arrosti tipo roastbeef.

Il tegame è un po’ più basso della casseruola ed è  l’ideale per involtini, salse e sughetti.

La padella è in recipiente poco fondo con un solo lungo manico usato per friggere o per saltare verdure o carne.

La teglia ha sponde basse ed è di solito senza manici: viene utilizzata per le cotture in forno.

La pentola a pressione ha la forma di una normale pentola, ma ha un coperchio con una chiusura ermetica: viene usata perché i cibi cuociono più velocemente e allo stesso tempo mantengono il sapore originario. Viene utilizzata sia per la carne che per le verdure, per brasati e minestroni.

Il paiolo è di rame, ha la forma di un secchio con un manico che lo attraversa per la lunghezza del diametro.

La pesciera è una specie di casseruola in alluminio con il coperchio e di forma allungata.

Adesso prova a rispondere a queste domande: che pentola uso per preparare le…

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