1820-1821: i primi moti carbonari a Napoli e a Torino, repressi presto dalle potenze europee della Santa Alleanza.
1830-31: Nuove insurrezioni in Emilia-Romagna, anche queste ben presto represse con l’intervento delle truppe austriache. Uccisione di Ciro Menotti, capo della rivolta.
1831: Nel suo esilio politico Giuseppe Mazzini fonda a Marsiglia in Francia il movimento repubblicano “La giovine Italia“.
1832: Il carbonaro Silvio Pellico pubblica “Le mie prigioni”, resoconto della sua detenzione per motivi politici.
1848: Prima guerra d’indipendenza, moti insurrezionali in tutta Italia, dichiarazione di guerra di Carlo Alberto di Savoia all’impero austriaco.
1849: Controffensiva dell’impero asburgico, assedio e resa di Roma e Venezia, fine di tutte le esperienze rivoluzionarie, sconfitta di Carlo Alberto che abdica in favore del figlio, Vittorio Emanuele II.
1858: Accordi di Plombières, allenaza tra Cavour, primo ministro del regno di Sardegna e Napoleone III.
1859: Guerra del Regno di Sardegna e della Francia contro l’Austria. Vittoria dell’esercito franco-piemontese: la Lombardia viene data al Regno di Sardegna. Annessione tramite referendum del ducato di Parma, di quello di Modena, dell’Emilia-Romagna e della Toscana.
1860: In cambio dell’aiuto ricevuto il regno di Sardegna cede alla Francia Nizza e la Savoia.
1860: Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi in Sicilia per liberare il Sud Italia. Incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II il 26 ottobre 1860 a Teano: il primo cede il Sud Italia al secondo. Fine dei progetti repubblicani di Garibaldi e Mazzini. A novembre anche Marche e Umbria sono annesse al Regno di Sardegna sempre tramite plebiscito.
17 marzo 1861: Vittorio Emanuele II è proclamato Re d’Italia “per grazia di Dio e volontà della nazione.” La costituzione liberale si rifà allo Statuto albertino.
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