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L’italiano con le fiabe: Il giovane gambero

Leggete la fiaba “Il giovane gambero” di Gianni Rodari ed eseguite gli esercizi:

Riordinate le frasi:

a) Cominciò a esercitarsi di nascosto, tra i sassi del ruscello natio, e i primi giorni l’impresa gli costava moltissima fatica: Urtava dappertutto, si ammaccava la corazza e si schiacciava una zampa con l’altra. Ma un po’ alla volta le cose andarono meglio, perché tutto si può imparare, se si vuole.

b) Un giovane gambero pensò: “Perché nelle mia famiglia tutti camminano all’indietro? Voglio imparare a camminare in avanti, come le rane, e mi caschi la coda se non ci riesco.”

c) “Figlio mio,- scoppiò a piangere la madre, – ti ha dato di volta il cervello? Torna in te, cammina come i tuoi fratelli che ti vogliono tanto bene.”

d) I suoi fratelli però non facevano che sghignazzare. Quando fu ben sicuro di sé, si presentò alla sua famiglia e disse: “State a vedere.” E fece una magnifica corsetta in avanti.

1:___; 2:___: 3:___; 4:___.

Inserite i verbi al posto giusto:

destò – vuoi – stette – salutò- vattene

Il padre lo ________________ a guardare severamente per un pezzo, poi disse : “Basta così. Se ____________ restare con noi, cammina come gli altri gamberi. Se vuoi fare di testa tua , il ruscello è grande : ______________ e non tornare più indietro.”
Il bravo gamberetto voleva bene ai suoi, ma era troppo sicuro di essere nel giusto per avere dei dubbi: abbracciò la madre, ___________ il padre e i fratelli e si avviò per il mondo.
Il suo passaggio _______________ subito la sorpresa di un crocchio di rane che da brave comari si erano radunate a far quattro chiacchiere intorno a una foglia di ninfea.

Completate le parole:

“Il mondo va a rovescio, – dis___ una rana, – guardate quel gambero e datemi torto, se potete.”
“Non c’è più rispet___,” di___e un’altra rana.
” Ohibò ohibò,” ___sse una terza.
Ma il gam___retto proseguì diritto, è proprio il caso di dirlo, per la sua ___trada. A un certo punto si sentì chiamare da un vecchio gam___rone dall’___pressione malinconic___ che se ne stava tutto solo accan___ ad un sasso.” Buongiorno, – disse il giovane gambe___.

Trovate i sinonimi nel testo di queste parole:

guardò – taglierebbe – parlare con me – ascolta il mio consiglio – silenzioso – continuò – non diritte, ingiuste.

Il vecchio lo osservò a lungo, poi disse: “Cosa credi di fare? Anch’io, quando ero giovane, pensavo di insegnare ai gamberi a camminare in avanti. Ed ecco cosa ci ho guadagnato: vivo tutto solo, e la gente si mozzerebbe la lingua, piuttosto che rivolgermi la parola: Fin che sei in tempo, da’ retta a me: rassegnati a fare come gli altri e un giorno mi ringrazierai del consiglio.”
Il giovane gambero non sapeva cosa rispondere e stette zitto. Ma dentro di sé pensava: “Ho ragione io.”
E salutato gentilmente il vecchio riprese fieramente il suo cammino.
Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: “Buon viaggio!”

Gianni Rodari, Favole al telefono, 1962.

Per aiuto e assistenza contattate gli insegnanti dell’Accademia del Giglio, italiano, arte e cultura a Firenze: adg.assistance@gmail.com

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