Quando Antonello Venditti ha scritto e composto questa canzone era il 1975, un momento di tensione sociale in Italia e in Europa. Il famoso ’68 era ormai passato, ma si stava avvicinando un’altra stagione di protesta, più forte e drammatica: quella definita poi come gli anni di piombo. In questa canzone, Antonello Venditti racconta di una giornata di scuola in un liceo, proprio quando si avvicina il tempo dei grandi cambiamenti (primi vagiti di un ’68, canta), uguale probabilmente però ancora a tante giornate in un liceo dei tempi attuali. Ne descrive i momenti e i personaggi più significativi; a volte è ironico, più spesso critico, sempre malinconico. Alla fine della canzone, è inevitabile chiedersi: io, che compagno di scuola sono stato? E voi, volete rispondere a questa domanda?
Ascoltate la canzone qui e inserite la parole mancanti nel testo che segue:
COMPAGNO DI SCUOLA
Davanti alla scuola tanta gente
otto e venti, prima ________,
e spegni quella sigaretta,
e migliaia di gambe e di ________
di corsa sulle scale.
Le otto e mezza tutti in piedi
il presidente, la ______ e il professore
che ti legge sempre la stessa storia
nello stesso modo, sullo stesso libro,
con le stesse parole da quarant’anni di _______ professione.
Ma le domande non hanno mai avuto
una risposta chiara.
E la Divina Commedia, sempre più commedia
al punto che ancora oggi io non so
se Dante _______ un uomo _______ o un fallito o un servo di partito.
O un servo di partito.
Ma Paolo e Francesca, quelli io me li ricordo bene
perché, ditemi, chi non si è mai innamorato
di quella del primo banco,
la più _______, la più cretina,
cretino tu, che _______ sempre
proprio quando il tuo amore _______ le stesse parole,
gli stessi respiri del libro che ________ di nascosto sotto il banco.
Mezzogiorno, tutto scompare,
avanti! tutti al bar!
Dove Nietsche e Marx si _________ la mano
e ________ insieme dell’ultima festa
e del vestito nuovo, fatto apposta
e sempre di quella ragazza che ________ tutti, meno che te.
E le assemblee, i cineforum e i dibattiti
mai concessi allora,
e le fughe vigliacche davanti al ________
e alle botte nel cortile e nel corridoio,
primi vagiti di un ’68
ancora lungo da venire e troppo ________ da dimenticare!
E il tuo impegno che cresceva sempre più forte in te…
Compagno di scuola, compagno di niente
ti sei salvato dal fumo delle _________?
Compagno di scuola, compagno per niente
ti sei salvato o sei entrato in _______ pure tu?
Come avrete notato, molte parole mancanti sono verbi all’imperfetto indicativo. Fate adesso questo primo semplice esercizio coniugando il verbo alla forma corretta dell’imperfetto:
Anna non (amare) _________ molto andare a scuola. Non (piacerle) ___________ alzarsi presto la mattina e non (capire) ____________ la ragione di quell’obbligo. – perché – (lei – chiedersi) _________ – devo fare una cosa che non voglio fare? -. Tutti in famiglia (cercare) _________ di convincerla, dai genitori, ai nonni, ai fratelli maggiori, ma ogni sforzo (sembrare) _________ inutile: lei proprio non (sopportare) _________ l’idea di dovere studiare. Una cosa sola le (andare) _________ a genio: incontrare i suoi compagni di classe. Tra loro (esserci) ________ bambini e bambine di nazionalità differenti: (esserci) ________ tre bambini cinesi, una senegalese, due bambine marocchine e tanti altri provenienti da vari paesi europei, (esserci) ________ anche un eschimese! Anna (chiacchierare) ___________ e (giocare) _______ volentieri con tutti e tutti (chiacchierare) ___________ e (giocare) _________volentieri con lei. Ma la situazione non (potere) _________ continuare così, con Anna che non (studiare) __________ e non (fare) ________ i compiti e solo (andare) ________ a scuola per chiacchierare e giocare. Non (importare) ___________ se questo non le (piacere) ________, i suoi genitori (essere) __________ molto arrabbiati con lei e anche le maestre non (essere) ________ contente. Anna (doveva) ________ accettare che anche per lei la scuola (essere) _________ necessaria!
Adesso fate il secondo esercizio, un po’ più difficile: coniugate i verbi alla forma corretta dell’imperfetto o del passato prossimo.
Continuiamo la storia di Anna… Anna (essere) _______ dunque una studentessa difficile, (occorrere) _______ fare qualcosa per cambiare il suo atteggiamento nei confronti della scuola. Per fortuna, Anna (avere) ________ una maestra intelligente e disponibile che un bel giorno (capire) _________ di che cosa (avere) ________ bisogno la sua piccola alunna: un metodo per imparare a studiare in modo divertente, giocando con le parole e con i numeri. Per la bambina, la scoperta della sua insegnante (essere) _______ molto importante, perché in questo modo (lei-potere) __________ cominciare a guardare alla scuola con occhi differenti, non più come ad un brutto luogo dove i genitori la (lasciare) _______ tutte le mattine e (tornare) _________ a riprenderla la sera. La maestra (coinvolgere) ____________ poi anche gli altri bambini in questo gioco speciale e così, alla fine dell’anno scolastico, quando i cancelli dell’istituto (essere) _______ chiusi, Anna (potere) __________ finalmente dire: – La scuola mi piace! –
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