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Il senso deontico del verbo “dovere” nelle Lettere dal carcere di Antonio Gramsci. Con esercizi

gramsciLe Lettere di Antonio Gramsci furono pubblicate in Italia da Einaudi nel 1947 e rappresentarono subito un “caso” di importanza fondamentale per la cultura, la storia e la critica del nostro paese. Questo preziosissimo serbatoio testimoniale non riguarda certo le sole vicende di un uomo rinchiuso in carcere per volontà di Mussolini, ma quelle di un intero paese; oramai è tristemente famosa la frase che il pubblico ministero Isgrò pronunciò durante la requisitoria: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare». Gramsci fu infatti condannato a vent’anni di carcere, ma il suo cervello continuò a lavorare; con i Quaderni dal carcere ha infatti influenzato i decenni a venire (nota la sua teoria sulla egemonia culturale che ha indirizzato il pensiero di filosofi, critici e teorici in ogni parte del mondo).

Nelle Lettere si può rintracciare quella volontà ferrea che lo sostenne, testimoniata stilisticamente dalla presenza del verbo dovere nel suo senso deontico (dal greco déon, déontos, “dovere”), legato cioè a una «situazione in cui un’azione dipende dalla volontà» (Skytte, 1983, 85).

Per l’autore della frase oramai icastica riguardante la necessità di rivoluzionare oltre che il pensiero, anche l’azione «il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà», è la conferma di quanto la voluntas  giochi il suo ruolo fondamentale nella visione del mondo, nella resistenza soggettiva alle ingiustizie, che nella lotta contro ogni forma di autoritarismo e dittatura.

Esercizio 1: Inserisci i verbi corretti all’interno del testo

deve essere; Dovete tenere conto; dovrebbero avere; devi preoccuparti; dovete dirle; dovrà; devi pensare; Dovrai; dovete spiegarle; devi; Dovete spiegarle; dovete dirle;

26 febbraio 1927

Carissima mamma,

mi trovo a Milano nelle carceri giudiziarie di San Vittore fin dal 7 febbraio. Sono partito da Ustica il 20 gennaio e mi è stata qui trasmessa una tua lettera, senza data, ma che deve essere dei primi giorni di febbraio. Non _________ preoccuparti di questo mutamento nelle mie condizioni; esso aggrava solo fino a un certo punto il mio stato; c’è solo un aumento di seccature e di noie, niente altro. […] io di pazienza ne ho kentu domus e prus.

_________ tu aver pazienza e bontà, però. La tua lettera invece mi pare che mi ti mostri in tutt’altro stato d’animo. […] Siccome anche Edmea _______ farsi la strada da sé, occorre pensare a rafforzarla moralmente, a impedire che essa vada crescendo circondata da soli elementi della vita fossilizzata del paese. Penso che voi ______________, con molto tatto, naturalmente, perché Nannaro non si occupi troppo di lei e pare la trascuri. _____________ come suo padre non possa oggi ritornare dall’estero e come ciò sia dovuto al fatto che Nannaro, come me e molti altri abbiano pensato che le molte Edmee che vivono in questo mondo _______________ una fanciullezza migliore di quella che noi abbiamo trascorso e lei stessa trascorre. E ___________, senza nessun sotterfugio, che io sono in prigione, così come suo padre è all’estero. __________, certamente, ____________ della sua età e del suo temperamento ed evitare che la poveretta si affligga troppo, ma _______ anche __________la verità e così accumulare in lei ricordi di forza, di coraggio, di resistenza ai dolori e alle traversie della vita.

Carissima mamma, non ________________ per me e non _____________ che io stia male. Per quanto è possibile, io sto bene. Ho una cella a pagamento, cioè un letto abbastanza buono: ho persino uno specchio per rimirarmi. […] Da circa un mese e mezzo non ho notizie di Giulia e dei due bambini; perciò non posso scriverti niente intorno a loro. […]

Carissima mamma, ti prometto di scriverti almeno ogni tre settimane e di tenerti allegra; anche tu scrivimi e fammi scrivere da Carlo, da Grazietta, da Teresina , da papà, da Paolo ed anche da Edmea, la quale, penso, ______________ già avanti e sapere compilare qualche letterina; ogni lettera che ricevo è una grande consolazione e un bel divertimento per me.

Abbraccio teneramente tutti; a te, carissima mamma, un più tenero abbraccio,

Nino

 Il mio indirizzo è ora: Carceri giudiziarie – Milano.

**

Esercizio 2: Scegli, fra i tre offerti, quello il cui significato si avvicina di più a quello dei termini presenti nella lettera

Mutamento: a) peggioramento; b) cambiamento; c) evoluzione;

Aggravare: a) restare uguale b) migliorare; c) peggiorare;

Seccature: a) fastidi b) notizie c) piaceri;

Rafforzare: a) indebolire; b) cambiare; c) rinforzare;

Moralmente: a) relativo al morale, allo stato d’animo; b) illecitamente; c) mentalmente;

Fossilizzata: a) movimentata; b) immobile; c) triste:

Tatto: a) delicatezza, attenzione; b) chiarezza; c); decisione;

Fanciullezza: a) infanzia; b) adolescenza; c) età adulta;

Sotterfugio: a) scusa; b) inganno; b) difficoltà;

 Temperamento: a) carattere, personalità; b) pensiero; c) umore;

Affligga: a) consoli; b) rattristi; c) diverta;

Accumulare: a) perdere; b) sommare; c) dimenticare;

Traversie: a) avversità; b) fortune; c) bellezze;

Rimirarmi: a) controllarmi; b) farmi la barba; c) guardarmi con compiacimento (ironico);

Consolazione: a) gioia; b) aiuto, conforto; c) avvilimento;

Per assistenza contattate gli insegnanti dell’Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze: adg.assistance@gmail.com.

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