Tra gli scrittori fiorentini più legati alla città di nascita emerge sicuramente Vasco Pratolini, che le dedicò molti romanzi, oggi considerati dei classici. Uno di essi si intitola Cronaca familiare ed è scritto in forma di una lunga lettera rivolta al fratello, in cui l’autore ripercorre gli eventi che hanno caratterizzato le rispettive vite senza risparmiare e risparmiarsi affetto, partecipazione, simpatia, ma anche gelosia, dolore e acredine. Da questo breve romanzo, a volte divertente, altre volte straziante, abbiamo tratto un breve brano che è stato diviso in tre parti in modo da darvi l’opportunità di fare tre esercizi diversi.
Esercizio 1: coniuga i verbi al modo a al tempo richiesti dalla logica della narrazione.
Dicesti:
«… Enzina mi lasciò perché mi rifiutavo di prenderla a braccetto quando (noi-passare) ______ per le strade del centro. Lo sapevi? Lei (arrivarmi) ______ poco più su del gomito e (parermi) ______ che la gente (dovere) ______ riderci dietro come a due fenomeni da baraccone. Finché (noi-essere) _______ sui viali o anche nelle strade secondarie e nei quartieri, (io-tenerla) ______ stretta al braccio con piacere, ma per le vie centrali dove c’è tanta gente e non (tu-sapere) _______ mai chi (tu-potere) _______ incontrare, lì, no. Istintivamente (io-staccarmi) _______ da lei e (parlarle) _______ guardando avanti come se non (noi-essere) _______ insieme. Lei voleva passarvi apposta, per mettermi alla prova, ma ogni volta (essere) ______ peggio. Arrivai perfino a lasciarla indietro di qualche passo. Enzina non (avere) ______ il senso del ridicolo. Disse che se (io-vergognarmi) _______ di farmi vedere con lei, (significare) _______ che non (io-amarla) _______. Invece (io-amarla) _______, eccome! (Lei-essere) _______ una ragazza sana, di poche idee ma chiare. E poi (lei-essere) _______ una bambina: (lei-avere) _______ sedici anni. Si impuntò e non (esserci) ______ verso di farle capire, (noi-litigare) _______.
Esercizio 2: trova e inserisci al posto giusto le parole che ti sono suggerite qui di seguito.
babbo; giorno; accordo; ingelosire; palco; amicizia; buoni; consiglio; braccetto; svegliarmi; capace; corte; libero
Un giorno mi disse: “Può darsi che tu e io ci vogliamo bene, ma è chiaro che non andiamo d’_______. Perciò restiamo _______ amici e non parliamone più”. Che mi sarebbe costato prenderla a _______ per il centro? Quando mi disse quelle parole mi sentii _______ di mettermi in mostra su un ______, accanto a lei, in mezzo a piazza del Duomo. Eppure le risposi: “Contenta te”. A casa piansi tutta la notte, il _______ credette stessi sognando e mi chiamò per _______.
Non potevo stare lontano da Enzina, ogni momento che avevo _______ correvo da lei. Ella era ironica e mi chiedeva _______ su qualcuno di nostra conoscenza che le faceva la _______. Capivo che avrei potuto ancora tirarla a me, ma sempre meno ogni _______ che passava. Quando mi accorsi che i suoi sentimenti stavano per ribaltare veramente dal piano dell’amore a quello dell’_______, invece di mettere punto allo scherzo, decisi di farla _______!
Esercizio 3: inserisci le corrette preposizioni semplici o articolate.
Conosci la piazza _____ un passo _____ ufficio dov’ero fattorino? Ci sono gli alberi, no? E c’è una vasca _____ mezzo. Appoggiata _____ vasca vedevo spesso una ragazza, anche lei molto giovane. Mi affacciavo _____ finestra e lei mi sorrideva. Giungeva sempre _____ tardo pomeriggio. Una sera le rivolsi la parola e lei mi accompagnò _____ Posta _____ fare le spedizioni. Continuò _____ venire sulla piazza: gironzolava sotto gli alberi, si appoggiava _____ vasca e guardava la mia finestra. Ci fidanzammo, ed io corsi subito _____ dirlo _____ Enzina. Non me lo sono mai potuto spiegare! Enzina cambiò _____ giorno _____ notte _____ miei riguardi. Invece _____ ingelosirla, la perdetti definitivamente.»
Articoli correlati
La concordanza dei tempi
Esercizio con la concordanza dei tempi
Italiano con un racconto: “La vendetta” di Giovannino Guareschi, concordanza dei tempi e dei modi e un esercizio di lessico
L’italiano con le preposizioni: qualche esercizio per ripassarle
Italiano con le canzoni: “Vorrei” di Francesco Guccini, l’infinito con le preposizioni, il condizionale, il congiuntivo e un po’ di lessico
Italiano con le canzoni: ancora preposizioni con “I treni a vapore” di Ivano Fossati
Le strade di Santa Croce: un articolo in cui si cita Vasco Pratolini
Per assistenza contattate gli insegnanti dell’Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze: adg.assistance@gmail.com
Seguiteci su Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest e Foursquare.
Esercizio 1
passavamo, mi arrivava, mi pareva, doveva, eravamo, la tenevo, tu sapevi, potevi, mi staccavo, le parlavo, eravamo, era, aveva, mi vergognavo, significava, la amavo, la amavo, era, era, aveva, c’era, litigavamo.
Esercizio 2
d’accordo, buoni, braccetto, capace, palco, babbo, svegliarmi, libero, consiglio, corte, giorno, amicizia, ingelosire.
Esercizio 3
da, dell’, a, alla, alla, a, alla, a , a, alla, a, ad, del alla, nei, ad.
Grazie.
Nel primo esercizio sono presenti alcuni errori:
dovesse (il verbo parere qui richiede il congiuntivo; fossimo (la locuzione “come se” richiede il congiuntivo, imperfetto in questo caso); e, per finire, ci fu e litigammo, perché la frase presenta il primo verbo (s’impuntò) al passato remoto e questo ci dà l’indicazione per i successivi due.
Il secondo esercizio è perfetto. Brava!
Nel terzo esercizio…, le preposizioni sono sempre difficili!
a un passo, dall’ufficio, nel mezzo, nel tardo pomeriggio, dal giorno, di ingelosirla