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Italiano con le canzoni: futuro e passato remoto con “E sarà a settembre” di Andrea Bocelli

CollineL’estate sta finendo… Eccoci a settembre ed ecco a voi questa canzone interpretata da Andrea Bocelli. I verbi contenuti nel testo sono coniugati per lo più al futuro e al passato remoto, due tempi che parrebbero essere in deciso contrasto tra di loro. Ovviamente non è così, a condizione che le situazioni in cui vengono usati siano ben distinte: ecco quindi un breve racconto che vi servirà proprio a lavorare su questi due tempi. Fate attenzione alla presenza anche del futuro composto, resa necessaria dalla concordanza dei tempi. Cominciate con l’ascoltare la canzone qui e riempite gli spazi vuoti del testo con le parole mancanti.

E sarà a settembre

Soffia un vento che mi parla di te
che mi dice vai, ritorna da lei!
Ogni tua ansietà ti ________ quando sentirai
le mani sue cercare le tue.
L’amore è un viaggio dentro noi
dire tu non puoi dove ________
e così mi spinge il vento.
Non mi perderò
io ti ________ e sarà già settembre.
Resti il sogno che non muore mai,
oltre gli alberi e il tuo silenzio che ________.
Qualcuno mi cercherà, non sarai che tu
solamente tu, ne son sicuro sai,
________ e scoprirai perché
io posso amare solo te.

Oggi sono qui nell’alta marea,
cerco te, sei parte di me,
come un’anima dentro l’anima mia, come un attimo
che un giorno ________.
E tornerò a dissetarmi il cuore
e ti  ________ come lo farò inseguendo solo il vento.
Non mi perderò e ti ________
e sarà oramai settembre.
Resti il sogno che non muore mai,
oltre gli alberi e il tuo silenzio che ________.
Qualcuno mi cercherà, non sarai che tu
solamente tu, ne son sicuro sai,
________ e scoprirai perché
io posso amare solo te.

Non mi perderò e ti _______
e sarà oramai settembre.
Resti il sogno che… il sogno che non muore mai
oltre gli alberi, il tuo silenzio che _______.
Qualcuno mi cercherà, non sarai che tu
solamente tu, ne sono sicuro sai,
_______ e scoprirai perché
io posso amare solo te,
io posso amare solo te.

Adesso fate l’esercizio, coniugando i verbi al futuro (anche composto!) e al passato remoto, secondo la logica della storia raccontata.
Il perché del mio comportamento.
Siamo a settembre e sta per iniziare la mia vita da universitario. Mi aspettano alcuni anni di studio penoso, ma se io (essere) ________ abbastanza furbo e (farmi) ________ le amicizie giuste, (scansare) _______ gli impegni più gravosi e (cavarmela) ________ con poca fatica. Se (voi-chiedermi) _______ poi di immaginare come (essere) _______ la mia vita dopo l’università, (io-rispondervi) ________ che sicuramente le cose non (andare) ________ nel modo che tutti prevedono oggi. Infatti, dopo che (laurearmi) ________ e (prendere) ________ la specializzazione, non (mettermi) ________ subito alla ricerca di un impiego, come la mia famiglia e gli amici (aspettarsi) ________ da me: io (prendermi) ________ un lungo periodo di pausa da tutto e da tutti e (partire) ________ per lo Yucatan. Chi (darti) ________ i soldi, (starvi) ________ chiedendo: ebbene, la mia dolce nonnina mi ha promesso che (lei-finanziarmi) ________ il viaggio. Oddio, lei crede che (io-andare) ________ in Spagna, a Barcellona, per un mese o poco più… Se (io-riuscire) ________ a circuirla ben bene, (io-farle) ________ scucire una bella sommetta che (permettermi) ________  di fare la bella vita in Messico, altro che per un mese o poco più: come minimo (io-svernarci) ________  e magari (io-passarci) ________ anche la primavera! Ovviamente queste cose le sto dicendo a voi e spero che (voi-mantenere) ________ il segreto e non (svelare) ________ i miei piani, soprattutto alla vecchietta. Certamente pensate che io sia una persona spietata, un ragazzaccio senza cuore e senza rispetto, e potreste anche avere ragione, ma a mia difesa (io-dirvi) ________  che nella mia vita c’è un episodio che può spiegare il mio atteggiamento, un fatto che (succedermi) ________ quando ero solo un bambino  e che ora (io-raccontarvi) ________. Dovete dunque sapere che nella mia famiglia, costituita apparentemente da persone normalissime, c’è una componente di stranezza che ci rende diversi dal resto delle persone. (Io-rendermene) ________ conto all’età di cinque anni, quando (capitarmi) ________ di non riuscire ad addormentarmi una notte e (io-recarmi) ________ nella nostra cucina per bere un po’ di acqua. Ricordo che era una fredda notte dell’inizio di un freddissimo gennaio. (Io-entrare) ________ dunque nella stanza e (vedere) ________ qualcosa che mi sorprese grandemente: la mia mamma, sua sorella, cioè la zia Lucia, e la nonna erano accanto alla nostra grande caldaia, raccoglievano palate di carbone e lo mettevano in un sacco di iuta e, facendo questo, ridevano molto divertite. Le tre donne non (accorgersi) ________  di me e io (guardarmi) ________ bene dal fare rumore: non volevo essere scoperto e rimproverato perché mi trovavo lì. Poi (io-osservare) ________ con più attenzione mia nonna e (accorgermi) ________  che era vestita in un modo un po’ bizzarro, con le calze spaiate e a righe, una gonna lunga e uno scialle di lana sulle spalle. (Io-pensare) ________ subito di avere visto la Befana e che essa stesse preparando il carbone da portare ai bambini che erano stati cattivi; allo stesso tempo (io-avere) ________ l’intuizione che mai e poi mai la mia tenera e dolce nonnina mi avrebbe riservato lo stesso trattamento: io sono il suo nipotino, (io-potere) ________ sempre raccontarle quello che (io-volere) ________ e lei non (mettermi) ________ mai il carbone nella calza! Non ho ragione?

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