Oltre alla chiesa di Ognissanti, un’altra visita imperdibile per chi vuole visitare Firenze è la basilica della Santissima Annunziata che si trova nell’omonima piazza. Se avete intenzione di visitarla provate prima a leggere questo testo e rispondere alle domande che trovate alla fine.
La basilica della Santissima Annunziata
La costruzione della chiesa iniziò nel 1250. Una leggenda narra che nel 1252 i Servi di Maria, un ordine di mendicanti fondato a Firenze qualche anno prima, incaricarono un pittore di nome Bartolomeo di dipingere un affresco dell’Annunciazione: nonostante diversi tentativi, il pittore non riusciva però a dipingere il volto della Vergine. Cadde così addormentato e al suo risveglio, per miracolo, il volto era già dipinto, completato da un angelo. Questo affresco, tuttora conservato nella cappella dell’Annunziata, diede il nome alla chiesa, e divenne oggetto di grande venerazione da parte dei fiorentini.
La chiesa, inizialmente molto piccola, venne ampliata durante i secoli successivi da importanti architetti tra i quali Michelozzo e Leon Battista Alberti. All’esterno, sopra l’arco centrale del portico, sono rimaste tracce di affreschi, eseguiti fra il 1513 e il 1514 dal Pontormo, mentre il portale centrale è sormontato da un’Annunciazione a mosaico di Davide Ghirlandaio, fratello del più noto Domenico.
Nel piccolo atrio antistante la chiesa, detto “chiostro dei Voti”, iniziato nel 1447 su disegno di Michelozzo vi si trovano affreschi sulla vita della Madonna e la storia di Filippo Benizzi, eseguiti da Andrea del Sarto, Pontormo e Rosso Fiorentino.
L’interno della basilica presenta una decorazione barocca del soffitto ad opera del Volterrano e nel suo interno vi si trovano ben cinque organi di varie epoche.
La cappella della Santissima Annunziata. Si hanno notizie della presenza di questa cappella sin dal 1341 e Michelangelo stesso ne parla con grande ammirazione. La cappella è stata restaurata più volte durante i secoli ed ha subito diversi mutamenti: l’altare, ad esempio, fu sostituito da quello attuale in pietre dure nel 1600 per volere del Granduca Ferdinando I de’ Medici mentre colonne e candelieri sono del 1800.
Il coretto a destra dell’edicola fu costruito a metà del ‘400 per volere di Piero di Cosimo. Il grande armadio degli argenti veniva chiuso da una tavola (che ora si trova al Museo di San Marco) dipinta con storie della Vita di Cristo, ad opera del Beato Angelico. Gli ex voto incorniciano il Salvatore di Andrea del Sarto (1515 circa).
A destra della navata sorgono numerose cappelle costruite tra il 1300 e il 1500 che accolgono numerose opere del ’60. Tra le cappelle più interessanti troviamo quella del Santissima Sacramento o di Santa Giuliana Falconieri: già esistente nel 1350 ospitò la sepoltura della famiglia Falconieri. Fino al 1676 accoglieva il corpo di Santa Giuliana Falconieri, fondatrice delle Suore Mantellate Serve di Maria. Dopo la sua canonizzazione avvenuta nel 1737, i Falconieri arricchirono con marmi rari la cappella. Nel 1937 fu progettata una nuova urna in bronzo per racchiudere le reliquie della Santa. Nel 1957 venne applicata al teschio della Santa una maschera di plastica, opera dello scultore E. Bava. Sopra l’altare è stato collocato il Crocifisso delle Misericordie, attribuito ad Alessio Baldovinetti (1456 circa). La Cappella della Pietà, appartenuta alla famiglia Pazzi, passò nel 1559 allo scultore Baccio Bandinelli e ai suoi discendenti: il gruppo marmoreo della Pietà è dello stesso Bandinelli, che qui è sepolto accanto alla moglie.
L’altare maggiore, probabilmente costruito su disegno di Leon Battista Alberti accoglieva diverse opere rinascimentali tra cui una Deposizione di Filippino Lippi, terminata dal Perugino, che ora si trova alla Galleria dell’Accademia. Ai lati del presbiterio, si trovano due edicole monumentali in marmo di Giovanni Caccini, con le statue di San Pietro e San Paolo. Sul pavimento una lapide indica il luogo in cui fu sepolto Andrea del Sarto.
La tribuna accoglie numerose cappelle. Tra queste degne di nota sono la cappella della Natività della Vergine che accoglie l’opera omonima di Alessandro Allori, la Cappella della Risurrezione che ospita una pala d’altare di Agnolo Bronzino e la Cappella della Madonna del Soccorso fatta erigere dalla famiglia Pucci nel 1444 la cui architettura si deve ad un rimaneggiamento posteriore del 1559 dello scultore Giambologna al quale si deve anche il Crocifisso e i sei bassorilievi in bronzo, con scene della Passione.
Il coro fu costruito da Michelozzo nel 1444 in forma circolare come area riservata alla meditazione per i frati, e successivamente trasformata in grande spazio coperto a cupola su disegno di Leon Battista Alberti, che costruì anche il grandioso arco di collegamento con la navata della chiesa. La porta centrale con il gruppo della Carità (in stucco) è anch’esso di Giambologna (1578). La Cupola, dipinta dal Volterrano in soli tre anni (1680-83) rappresenta l’Assunzione della Vergine Maria che, tra una folla di santi del Vecchio e del Nuovo Testamento, viene sollevata dagli Angeli al trono dell’Altissimo.
Nelle cappelle a sinistra della navata è da notare l’Assunta del Perugino e due begli affreschi di Andrea del Castagno.
Comprensione. Adesso rispondete alle domande:
1. La decorazione del soffitto della basilica è rinascimentale. Vero/Falso
2. Michelangelo ha lavorato alla costruzione della basilica. Vero/Falso
3. Michelozzo e Leon Battista Alberti erano architetti. Vero/Falso
4. All’interno della basilica è conservato un famoso quadro di Filippino Lippi. Vero/Falso
5. All’esterno della chiesa c’è un portico. Vero/Falso
6. È possibile ammirare una bellissima Vita di Cristo di Beato Angelico. Vero/Falso
7. Giambologna era uno scultore manierista (del 1500). Vero/Falso
8. Nella basilica sono sepolti Baccio Bandinelli e Andrea del Sarto. Vero/Falso
9. Andrea del Castagno era il nome d’arte di Andrea del Sarto. Vero/Falso
10. Le reliquie di Santa Giuliana Falconieri si trovano all’interno della basilica. Vero/Falso
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