Le Cappelle Medicee sono una visita imperdibile per qualunque appassionato di storia dell’arte che si trovi a Firenze. All’interno di questo museo si trovano due spazi principali: la Sagrestia Vecchia di Brunelleschi e Donatello e la Sagrestia Nuova, considerata uno dei capolavori di Michelangelo, sia come architetto che come scultore. In questo post ci occuperemo di quest’ultima.
Le Cappelle Medicee, che si trovano dietro la basilica di San Lorenzo, erano il luogo di sepoltura della famiglia Medici: poiché la Sagrestia Vecchia, per motivi architettonici non poteva essere cambiata, la famiglia decise di realizzare un nuovo ambiente dove dare degna sepoltura ai due “magnifici”, Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano e ai “duchi”, Giuliano duca di Nemours e Lorenzo duca d’Urbino, rispettivamente il figlio e il nipote di Lorenzo il Magnifico. La Sagrestia Nuova accoglie quindi le spoglie di questi quattro grandi personaggi storici, ma a causa di lunghe vicissitudini furono realizzati solo i monumenti funebri dei due duchi. Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano sono sepolti in una semplice tomba di marmo, sotto la statua della Madonna col Bambino, lì collocata da Giorgio Vasari.
Per la realizzazione venne incaricato Michelangelo che progettò un ambiente indipendente, simmetrico e simile nelle proporzioni alla Sagrestia Vecchia. Per le tombe si decise di disporle addosso alle pareti con tombe singole per i duchi nelle pareti laterali e doppie per i magnifici sulla parete opposta all’altare. A causa della morte di papa Leone, nel 1521 i lavori si interruppero e ripresero nel dicembre del 1523 con l’elezione al soglio di Clemente VII.
Michelangelo iniziò a lavorare sui modelli in terra delle sculture; in autunno ebbe a disposizione i marmi provenienti da Carrara e tra il 1525 e il 1527 realizzò quattro statue tra cui la Notte e l’Aurora. Da alcuni scritti dell’artista si capisce che oltre alle sculture esistenti erano previste anche quattro allegorie fluviali distese ai piedi delle tombe. Nel 1526 venne murata la prima tomba, quella di Lorenzo, nel 1527 i lavori dovettero essere nuovamente interrotti a causa della cacciata da Firenze del duca Alessandro e dal coinvolgimento di Michelangelo nella ribellione. I lavori ripresero nel 1531 e continuarono fino al 1534 anno in cui l’artista lasciò Firenze non mettendovi mai più piede.
Architettura
La Sacrestia Nuova è un’opera molto innovativa: Michelangelo lavorò sulle pareti inserendovi elementi classici come archi, pilastri, balaustre e cornici, sia in marmo che in pietra serena. Anche la forma tondeggiante della cupola è una novità e potrebbe essere un’anticipazione della cupola di San Pietro che fu progettata dal Buonarroti in tarda età.
Sculture
Il tema dell’intera cappella è “il Tempo che consuma il Tutto”, una riflessione sulla vita dell’uomo e sull’eternità. Nelle due pareti laterali si trovano i sepolcri monumentali dedicati a Giuliano duca di Nemours e a suo nipote Lorenzo duca d’Urbino. Per i monumenti funebri Michelangelo creò le Allegorie del Tempo, che simboleggiano il trionfo della famiglia dei Medici sul trascorrere del tempo. Le quattro Allegorie sono adagiate sopra i sepolcri, ai piedi dei duchi: per la tomba di Giuliano de’ Medici scelse il Giorno e la Notte; per quella di Lorenzo il Crepuscolo e l’Aurora.
Le Allegorie sono caratterizzate da allungamenti e torsioni e in alcune parti sono “non-finite”. Molto interessanti sono le posizioni delle sculture: il Giorno è girato di schiena e si vedono solo gli occhi in un volto non-finito, oppure la Notte che rappresenta un corpo abbandonato al sonno; la civetta e i papaveri sono simboli della Morte e del Sonno, i due gemelli figli della Notte; l’Aurora sembra colta nell’atto di svegliarsi e di accorgersi che gli occhi di Lorenzo sono chiusi per sempre. Le figure femminili hanno tratti mascolini in pieno stile michelangiolesco: spalle grandi e i fianchi muscolosi.
I ritratti di Lorenzo e Giuliano si trovano in due nicchie contrapposte, vestiti come condottieri romani, non riproducono le fattezze reali, ma sono idealizzati: Giuliano con il bastone del comando è altero e deciso, mentre Lorenzo, in posa pensierosa, è malinconico e meditativo. Le due statue hanno il viso rivolto verso la parete della cappella dove Michelangelo realizzò e pose una Madonna col Bambino ad indicare che quando le glorie terrene passano, solo la spiritualità e la religione riescono a dare sollievo alle inquietudini degli uomini.
Accanto alla Madonna col Bambino si trovano le sculture dei santi protettori della famiglia Medici, Cosma e Damiano: a destra Cosma, ad opera del Montorsoli e a sinistra Damiano, di Raffaello da Montelupo.
Comprensione. Rispondete Vero o Falso alle seguenti domande:
1. La Sagrestia Vecchia è di Michelangelo, la Sagrestia Nuova di Vasari. Vero/Falso
2. Lorenzo il Magnifico non è sepolto nella Sagrestia Nuova. Vero/Falso
3. Nella Sagrestia Nuova ci sono le spoglie di quattro Medici. Vero/Falso
4. Tutte le sculture della Sagrestia Nuova sono di Michelangelo. Vero/Falso
5. I lavori si protrassero per diversi anni a causa della morte del papa e di vicende politiche. Vero/Falso
6. Giuliano duca di Nemours e Lorenzo duca di Urbino erano cugini. Vero/Falso
7. Le statue poste sulle tombe di Giuliano e Lorenzo sono delle allegorie. Vero/Falso
8. La sagrestia nuova non è stata completata da Michelangelo. Vero/Falso
9. Michelangelo usa nelle allegorie la tecnica del non-finito. Vero/Falso
10. La Madonna con il Bambino non è di Michelangelo. Vero/Falso
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