Continua il racconto La festa di Natale di Carlo Collodi, con la seconda parte e il secondo esercizio.
La festa di Natale – parte 2
Intanto il Natale s’avvicinava, quand’ecco che una mattina, mentre i due fratelli con la loro sorellina, andavano a spasso per i __________ della villa, si trovarono dinanzi a una casipola tutta rovinata, che pareva piuttosto una _________ da pastori. Seduto sulla porta c’era un povero bambino mezzo nudo, che dal freddo tremava come una _________ .
«Zio Bernardo, ho fame», disse il bambino con una voce sottile, sottile, voltandosi appena con la testa verso l’interno della stanza terrena.
Nessuno rispose.
In quella stanza terrena c’era accovacciato sul pavimento un uomo con una __________ rossa, che teneva i gomiti appuntellati sulle ginocchia e la testa fra le mani.
«Zio Bernardo, ho fame!…», ripeté dopo pochi minuti il bambino, con un filo di voce che si sentiva appena.
«Insomma vuoi finirla?», gridò l’uomo dalla barbaccia rossa. «Lo sai che in casa non c’è un _________ di pane: e se tu hai fame, piglia questo zoccolo e mangialo!»
E nel dir così, quell’uomo bestiale si levò di piede uno zoccolo e glielo tirò. Forse non era sua intenzione di fargli del _________ ; ma disgraziatamente lo colpì nel capo.
Allora Luigino, Alberto e l’Ada, commossi a quella scena, tirarono fuori alcuni _________ di pane trovati per caso nelle loro tasche, e andarono a offrirli a quel disgraziato figliolo.
Ma il bambino, prima si toccò con la mano la ferita del capo: poi guardandosi la manina tutta __________ , balbettò a mezza voce:
«Grazie… ora non ho più fame…».
Quando i ragazzi furono tornati alla villa, raccontarono il caso compassionevole alla loro mamma; e di quel caso se ne parlò due o tre giorni _________ . Poi, come accade di tutte le cose di questo mondo, si finì per dimenticarlo e per non parlarne più.
Alberto, per altro, non se l’era dimenticato: e tutte le sere andando a letto, e ripensando a quel povero bambino mezzo nudo e tremante dal _________ , diceva grogiolandosi fra il _________ delle lenzuola:
«Oh come dev’essere cattivo il freddo! Brrr…».
E dopo aver detto e ripetuto per due o tre volte «Oh come dev’esser cattivo il freddo!» si addormentava saporitamente e faceva tutto un sonno fino alla _________ .
Pochi giorni dopo accadde che Alberto incontrò per le scale di cucina la Rosa: la quale era l’ortolana che veniva a vendere le uova fresche alla villa.
«Sor Albertino, buon giorno signoria», disse la Rosa: «quanto tempo è che non è passato dalla casa dell’Orco?»
«Chi è l’Orco?»
«Noi si chiama con questo __________ quell’uomo dalla barbaccia rossa, che sta laggiù sulla via maestra.»
«O il suo bambino che fa?»
«Povera creatura, che vuol che faccia?… È rimasto senza _________ e senza mamma, alle mani di quello zio Bernardo…»
«Che dev’essere un uomo cattivo e di cuore duro come la _________ , non è vero?», soggiunse Alberto.
«Purtroppo! Meno male che domani parte per l’America… e forse non ritornerà più.»
«E il nipotino lo porta con sé?»
«Nossignore: quel povero figliuolo l’ho preso con me, e lo terrò come se fosse mio».
«Brava Rosa.»
«A dir la verità, gli volevo fare un po’ di vestituccio, tanto da coprirlo dal freddo… ma ora sono corta a _________ . Se Dio mi dà vita, lo rivestirò alla meglio a primavera.»
Alberto stette un po’ soprappensiero, poi disse:
«Senti, Rosa, domani verso mezzogiorno ritorna qui, alla villa: ho bisogno di vederti.»
«Non dubiti.»
Il giorno seguente, era il giorno tanto atteso, tanto desiderato, tanto rammentato: il giorno, cioè, in cui celebravasi solennemente la rottura de’ tre _________ .
Luigino trovò nel suo salvadanaio dieci lire: l’Ada trovò nel suo undici lire, e Alberto vi trovò nove lire e mezzo.
«Il tuo salvadanaio», gli disse la mamma, «è stato più povero degli altri due: e sai perché? perché in quest’anno tu hai avuto poca voglia di studiare.»
«La voglia di studiare l’ho avuta», replicò Alberto, «ma bastava che mi mettessi a studiare, perché la voglia mi _________ subito.»
«Speriamo che quest’altr’anno non ti accada lo stesso» soggiunse la mamma: poi volgendosi a tutti e tre i figli, seguitò a dire: «Da oggi alla pasqua di Natale, come sapete, vi sono otto giorni precisi. In questi otto giorni, secondo i patti stabiliti, ognuno di voi è __________ di fare quell’uso che vorrà, dei danari trovati nel proprio salvadanaio. Quello poi, di voialtri, che saprà farne l’uso migliore, avrà da me, a titolo di premio, un bellissimo _________ .»
Esercizio. Inserisci nel testo la parola corretta, individuandola tra le seguenti:
capanna, insanguinata, passasse, soprannome, di seguito, barbaccia, babbo, quattrini, foglia, padronissimo, male, bacio, pietra, boccone, dintorni, mattina, salvadanai, calduccio, freddo, pezzetti
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Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze.
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