Oggi 26 dicembre la Chiesa celebra Santo Stefano e ne ricorda la morte, avvenuta per lapidazione a Gerusalemme nel 36 d. C. Poiché egli fu il primo testimone della fede cristiana a sacrificare la propria vita, è definito protomartire. Nel brano che segue si narra di come Santo Stefano venne condotto davanti al Sinedrio, accusato di avere bestemmiato contro Mosè e la legge ed infine ucciso barbaramente. Il vecchio libro da cui è tratto il breve racconto fu pubblicato intorno alla fine del XIX secolo e si intitola Le vite dei santi per tutti i giorni dell’anno, curate dal Sacerdote Giocondo Storni; come si può intuire dal titolo è strutturato come un vero e proprio calendario che riporta per ogni giorno una vicenda religiosa. Data l’età del libro, la lingua italiana non può essere attuale: tenetelo in considerazione leggendo il testo, anche perché l’esercizio che dovrete fare consisterà nel trovare sinonimi più moderni per alcune delle parole che incontrerete.
Il 26 dicembre. S. Stefano, protomartire
San Stefano, credesi che appartenesse ai settantadue discepoli del Salvatore; ma fu dopo l’Ascensione che venne eletto a primo dei sette diaconi, e che dimostrò essere pieno di sapienza e dei doni dello Spirito Santo. Era eletto a dispensare (1) i divini misteri, e distribuire le limosine della chiesa, ed ecco sorgere Cirenei e Cretesi della setta dei libertini a disputare seco (2) lui; ma non potevano resistere alle parole di sapienza che escivano dalla sua bocca. Costoro, nella raffinata loro perfidia, prezzolarono (3) alcuni falsi testimoni, i quali testificassero aver udito dire da Stefano bestemmia contro Mosè e la legge. Con questa perfida calunnia mossero a tumulto la plebe (4) e il santo diacono dovette rispondere dinanzi (5) al Sinedrio del suo procedere. Stefano, mirando il cielo, attestò di non aver punto (6) sparlato di Mosè, né delinquito contro la legge; ma dimostrò nel modo più evidente che il Messia da essi atteso era venuto, che era appunto quel Gesù da essi crocifisso e sepolto, ma che era risorto e salito glorioso al cielo; ed esser appunto quel Gesù che predicavano gli apostoli e che la moltitudine dei fedeli adorava per vero Dio. – «Ma voi, soggiunse, duri di cervice (7) e incirconcisi, resistete allo Spirito Santo, come han fatto i padri vostri. Quale dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Pari (8)ad essi diveniste gli uccisori del Giusto.» All’udir tali cose si rodevano ne’ loro cuori e digrignavano i denti. Ma egli pieno di Spirito Santo levò gli occhi al cielo e vide la gloria di Dio e Gesù che si stava a lato di lui e disse: «Ecco che io vedo i cieli aperti e il Figliuol dell’Uomo ritto (9)alla destra di Dio.» A quelle parole si ammutinarono, e i giudei si avventarono contro Stefano e lo trascinarono fuori la città per lapidarlo. Testimoni e lapidatori deposero le loro vesti ai piedi di un giovine chiamato Saulo, il quale fu poscia (10) con un portento di grazia mutato in un vaso d’elezione. Mentre la turba fanatizzata (11) lanciava verso Stefano una grandine di pietre, desso (12) sclamava: Signor mio G. Cristo, ricevi il mio spirito. Continuando la fierissima grandinata, Stefano piegò le ginocchia, levò le mani al cielo e gridò ad alta voce: «Signore, non imputate loro questa cosa a peccato» e detto questo si addormentò in Colui che è capo dei martiri, primizia (13) di quei che debbono risorgere. E la Chiesa madre ci presenta Santo Stefano col titolo glorioso di protomartire, o primo tra i milioni che dappoi testificarono col sangue la fede in Gesù Cristo Salvatore.
Esercizio. Rintracciate tra le seguenti parole e espressioni i sinonimi dei termini che avete trovato in neretto nel testo:
in piedi; ostinati; affatto; assoldare; popolo; distribuire; uguali; anticipazione; in seguito; resa fanatica; egli stesso; con; davanti
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