La danza italiana tradizionale più popolare, i cui passi si dice siano ispirati dai movimenti incontrollati prodotti da chi è stato morso da un ragno chiamato tarantola, è la tarantella. Il suo ritmo veloce ha ispirato molti musicisti che le hanno dedicato le loro composizioni. Una delle più famose è opera di Gioacchino Rossini e si intitola La danza : ve la proponiamo qui nell’esecuzione di Luciano Pavarotti, affinché la ascoltiate mentre fate il primo esercizio (di completamento) e in seguito la cantiate e la balliate in allegria. Poi, continuate con la lettura del brano che segue, tratto da Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, e i relativi esercizi.
La Danza, tarantella napoletana
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia, si salterà;
l’ora è bella per __________,
chi è in amor non mancherà.
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia, si salterà;
l’ora è bella per __________,
chi è in amor non mancherà.
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia, si salterà.
Presto in ________ tondo a tondo,
donne mie, venite qua;
un garzon bello e _________
a ciascuna toccherà.
Finché in ciel brilla una stella
e la luna splenderà,
il più bel con la più _________
tutta notte danzerà.
Mamma mia, mamma mia,
già la luna in mezzo al mare,
mamma mia, mamma mia,
mamma mia, si salterà,
frinche, frinche, frinche…
mamma mia, si salterà.
la la la ra la ra …..
Salta, salta, gira, gira,
ogni coppia in _________ va;
già s’avanza e si ritira
e all’assalto tornerà.
Salta, salta, gira, gira,
ogni coppia in __________ va;
già s’avanza e si ritira
e all’assalto tornerà.
Già s’avanza e si ritira
e all’assalto tornerà.
Serra, serra colla _________,
colla _________ va qua e là,
colla __________ va a seconda,
colla smorta fermo sta.
Viva il ballo tondo a tondo,
sono un re, sono un _________;
è il più bel piacer del mondo,
la più cara voluttà.
Mamma mia, mamma mia,
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia, mamma mia,
mamma mia, si salterà;
frinche, frinche, frinche…
mamma mia, si salterà,
frinche, frinche, frinche…
mamma mia, si salterà,
la la la ra la ra …..
Leggete adesso questo breve brano estratto da Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino e fate gli esercizi che seguono.
Pin va per i sentieri che girano intorno al torrente, posti scoscesi dove nessuno coltiva. Ci sono strade che lui solo conosce e che gli altri ragazzi si struggerebbero di sapere: un posto, c’è, dove fanno il nido i ragni, e solo Pin lo sa ed è l’unico in tutta la vallata, forse in tutta la regione: mai nessun ragazzo ha saputo di ragni che facciano il nido, tranne Pin. Forse un giorno Pin troverà un amico, un vero amico, che capisca e che si possa capire, e allora a quello, solo a quello, mostrerà il posto delle tane dei ragni. È una scorciatoia sassosa che scende al torrente tra due pareti di terra ed erba. Li, tra l’erba, i ragni fanno delle tane, dei tunnel tappezzati d’un cemento d’erba secca; ma la cosa meravigliosa è che le tane hanno una porticina, pure di quella poltiglia secca d’erba, una porticina tonda che si può aprire e chiudere.
Quando ha fatto qualche grosso dispetto e a furia di ridere il petto gli si è riempito d’una tristezza opaca, Pin vaga tutto solo per i sentieri del fossato e cerca il posto dove fanno la tana i ragni. Con uno stecco lungo si può arrivare fino in fondo ad una tana, e infilzare il ragno, un piccolo ragno nero, con dei disegnini grigi come sui vestiti d’estate delle vecchie bigotte.
Pin si diverte a disfare le porte delle tane e a infilzare i ragni sugli stecchi, anche a prendere i grilli e a guardarli da vicino sulla loro assurda faccia di cavallo verde, e poi tagliarli a pezzi e fare strani mosaici con le zampe su una pietra liscia.
Pin è cattivo con le bestie: sono esseri mostruosi e incomprensibili come gli uomini; dev’essere brutto essere una piccola bestia, cioè essere verde e fare la cacca a gocce, e aver sempre paura che venga un essere umano come lui, con una enorme faccia piena d’efelidi rosse e nere e con dita capaci di fare a pezzi i grilli.
Esercizio 2. Individua tra le parole seguenti i sinonimi dei termini in neretto del testo.
baciapile; canale; cattiveria; escrementi; foga; gironzola; legnetto; lentiggini; miscuglio; nidi; ricoperto; ripidi; sentiero; sfasciare; smanierebbero; trapassare
Esercizio 3. Colloca le parole in neretto del testo al posto opportuno nelle frasi che seguono.
1. Sarà anche la fantastica collezione del più insigne entomologo, ma tutta questa smania di _________ insetti e metterli in bacheca io non la capirò mai!
2. Fai attenzione quando attraversi il __________, perché non puoi sapere se l’acqua è profonda.
3. Sono così carine quelle _________ che hai sul viso, che proprio non capisco perché tu voglia nasconderle con il fondotinta.
4. Prendete un po’ di polvere di ireos, inumiditela con un po’ di acqua, riducetela in _________ e passatela sul viso con un movimento circolare per due minuti. Risciacquate con cura.
5. Non sei venuto alla cena con le mie amiche solo e unicamente per farmi un _________. Sei cattivo!
6. Passano il loro tempo in chiesa, ma non so se siano sincere nella loro fede, a me paiono piuttosto solo delle _________.
7. Da qui non si passa: i sentieri son troppo _________ e si corre il rischio di scivolare giù a valle.
8. A _________ di insistere, sono riusciti ad ottenere quello che sembrava impensabile.
9. Se sentissero l’originale della voce del loro attore preferito, non __________ tanto d’amore per lui: parla come Daffy Duck!
10. Seguimi, conosco una scorciatoia che ci farà risparmiare un sacco di cammino.
11. Visto che vi credete tanto bravi, prendete questo pezzetto di legno e questo __________ e provateci voi ad accendere il fuoco!
12. Accidenti, ho pestato una _________ di cane! Chi mi dice che porta fortuna, lo strozzo!
13. Sono preoccupato per quel signore là: è più di un’ora che __________ per la strada con l’aria spersa. Forse sarà meglio che io vada a parlargli per sentire se ha bisogno di qualcosa.
14. Le vespe vasaio, che in genere sono innocue, costruiscono le loro _________ con un impasto di fango.
15. Il tuo lavoro a maglia è disordinatissimo: secondo me lo devi _________ e ricominciare da capo.
16. Lo studio del grande fotografo era _________ di immagini di molti modelli e modelle che a lui devono la loro notorietà.
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