Questo è il resoconto di un viaggio in costiera amalfitana. Per migliorare il vostro lessico del viaggio e del turismo leggete il testo e scegliete la parola corretta tra quelle proposte.
Un viaggio in Costiera Amalfitana
Siamo stati in Costiera Amalfitana durante il ponte del 1° maggio, per un totale di 4 giorni. Siamo partiti in auto dalla mattina presto insieme a un’altra coppia di amici e dopo circa sei ore siamo arrivati a ci/destinazione/meta. Io ero l’unica ad esserci già stata durante una gita/viaggiata/vita scolastica, ma ormai era passato così tanto tempo che mi faceva piacere ritornare in quei luoghi e visitarli con la calma necessaria.
Prima di partire ci siamo fatti un programma: io come al solito volevo vedere l’impossibile, ma una volta sul posto ci siamo resi conto che gli spostati/spostamenti/movimenti non sono così brevi e che per passare da una località all’altra ci vuole più tempo di quanto si pensi. La strada che collega i vari paesi, infatti, è una sola, stretta e tortuosa, pertanto la velocità di marcia deve essere contenuta e il traffico è sostenuto. Per quanto riguarda l’alloggio, abbiamo accomodato/soggiorno/soggiornato in un B&B davvero carino con una vista mozzarella/mezzofondo/mozzafiato sul golfo di Sorrento.
La prima sera ad Amalfi è stata molto piacevole. Abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio scavato nelle grotte e con un comodo passaggio siamo arrivati direttamente nel centro del paese. Amalfi è veramente deliziosa: il paese brulica/brucia/fitto di turisti, ci sono molti negozi, bar e ristoranti. Bellissima la cattedrale, con la sua scalinata scenica. Abbiamo girato un po’ fra le varie stradine e ci siamo fermati prima per un aperitivo e poi siamo andati in cerca di un posto per la cena, valutando le varie possibilità che offrivano i numerosi ristoranti. Alla fine, rapiti dal profumo di pesce ci siamo fermati in una friggitoria che si chiama il “Cuoppo di Amalfi”, specializzata in fritture di pesce di vario tipo molto buone ed economiche, servite in un cono di carta detto “il cuoppo”.
Il giorno seguente, venerdì, siamo andati in gita a Capri, poiché la signora del b&b ci aveva sconsigliato di andarci di sabato in quanto l’isola veniva letteralmente presa d’amore/assalto/assalita dai turisti, ed infatti aveva ragione! L’itinerario/spostamento/tragitto è carino: la nave ha costeggiato tutta la costiera fino a Positano, permettendoci di ammirare il paesaggio. Verso Capri abbiamo avuto modo di ammirare i Faraglioni e siamo sbarcati a Marina Piccola. L’accompagnatore presente sulla nave proponeva il giro/gita/tragitto dell’isola con dei piccoli pullman al costo di 20€, ma per quello che mi ricordavo, l’isola non è poi così grande ed è possibile visitarla autonomamente con i mezzi pubblici, inoltre io sono allergica alle visite guidate, preferisco visitare i luoghi in piena autonomia e dedicandogli il tempo che ritengo opportuno. Una volta sbarcati abbiamo cominciato a contattare/contrattare/contrarre il prezzo per un taxi e in quattro abbiamo spuntato € 20, lo stesso prezzo che con l’autobus. I taxi a Capri sono fantastici, sono tutti cabrio e permettono così di godersi pienamente le bellezze del paesaggio.
Siamo arrivati ad Anacapri e seguendo i consigli del tassista abbiamo fatto un giro fra le stradine del paese, dove ci sono molti negozi più tradizionali e abbordabili/abbordati/bordabili rispetto a quelli di Capri. Dopo il giro del paese ci siamo diretti verso Villa S.Michele, che si trova nei dintorni. Dai giardini della villa si gode di un bellissimo panorama sull’isola, in particolare su Marina Grande; l’interno della Villa invece è un museo, che però non abbiamo visitato a causa della mancanza di tempo. Dalla piazza dove si prendono i bus parte anche una funivia che porta sul monte Solaro, il punto più alto dell’isola, da cui dicono si possa ammirare un panorama stupendo. Quello che colpisce di Capri è il lusso e naturalmente il caos e l’affollamento. La maggior parte dei turisti che sbarca sull’isola, con il poco tempo a soluzione/disposizione/dissoluzione preferisce visitare questa località a discapito di Anacapri. Abbiamo fatto qualche foto al panorama, visitato la mitica piazzetta, che è molto carina, ma veramente piccola e poi abbiamo passeggiato per le strade limitrofe. Nel primo pomeriggio ci siamo incamminati per tornare verso Marina Piccola percorrendo via Krupp, una strada tortuosa che scende sul versante dell’isola rivolto verso i Faraglioni: la strada è un po’ facile/ripida/impegnativa (per fortuna la facciamo in discesa), ma il paesaggio circostante rende piacevole percorrerla! All’ora stabilita abbiamo preso la nave per tornare a casa.
Il giorno seguente siamo andati a Positano. Il centro è caratterizzato da stradine strette piene di negozi, molti dei quali molto cari ed esclusi/elusivi/esclusivi. Basta entrare in un bar per rendersi conto che si tratta di una località d’elite, dove anche un semplice caffè o un cappuccino hanno prezzi superiori alla media. C’era molta gente in giro e quasi non si riusciva a passare dalla calca/carica/calura che c’era per le strade. Abbiamo raggiunto la spiaggia, da cui si può vedere Positano, tutta arroccata/bocciata/appesa su due colline attigue, in mezzo alle quali si trova una piccola area pianeggiante che conduce al mare.
Dopo aver pranzato con un panino abbiamo ripreso la macchina in direzione di Ravello, facendo prima una sosta lungo la strada in un chioschetto/chiostro/chiuso che vende agrumi. Abbiamo assaggiato i limoni mangiando addirittura la buccia: non hanno niente a che vedere con quelli che compriamo normalmente al supermercato. Il paese si trova su una collina anche se non è direttamente sul mare: raggiunta la piazzetta del paese ci siamo diretti subito verso villa Cimbrone, la cui visita ci era stata caldamente consigliata da alcuni amici: i giardini sono molto belli e curati e terminano con una soggettiva/suggestiva/suggerita terrazza adorna di statue e affacciata sul mare. Da qui si gode di un’ottima vista sui paesi limitrofi e si possono vedere i terrazzamenti di limoni arrampicati sulle colline. Merita una sosta il liquorificio artigianale, che produce diverse varietà di liquori: dal limoncello, crema di limoncello, meloncello e tanti altri.
Il giorno della partenza abbiamo fatto una punta/puntatina/puntata a Vietri sul Mare, l’ultima località della costiera in direzione di Salerno e famosa per le sue ceramiche prodotte in laboratori artigianali: si possono trovare ceramiche in stile tradizionale, ma anche alcune dal design più moderno e ricercato. Il nostro giro in costiera si è concluso qui a Vietri, dove non abbiamo potuto non acquistare l’ennesimo ricordino/ricordato/ricordone e fare una sosta in pasticceria per gustare l’ultimo dolce locale prima della partenza.
Il testo è stato tratto e adattato da turistipercaso.it
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