Verrà inaugurata venerdì 26 giugno dalle 18:30 alle 23:00, presso Interno8, via Genova 17/8, Prato, l’azione partecipata Fuori dal trecciato – Le relazioni prendono forma, di Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani con un intervento di Valentina Lapolla e la collaborazione di Matteo Innocenti.
L’intenzione di tre artiste di estendere l’opera in modo concreto da sé all’ambiente e verso gli altri. Lo strumento è l’intreccio; quanto stringe, ciò che segna un punto, diventa essenziale alla costruzione di una trama (cittadina e non solo): non una forma precisa ma un insieme di forme partendo da materiali recuperati, che sarà nel corso del suo farsi e fino alla fine la somma delle azioni, dei pensieri e delle parole di ogni persona che ne abbia preso parte.
In occasione dell’inaugurazione, le tre artiste Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani – per la prima volta coautrici di un progetto – ideano un percorso di relazione creativa interpersonale. Seguendo l’invito di Artforms, associazione pratese che si propone di sviluppare progetti culturali e artistici basati sullo scambio e l’interrelazione, “Fuori dal trecciato” si dà come intervento a più livelli, con l’obiettivo di aprire lo spazio Interno8 alla città nel suo complesso.
Per più giorni le artiste lavorano alla creazione di una grande installazione fatta di stracci e scarti della produzione tessile locale, invitando a una partecipazione libera per contribuire alla creazione dell’opera.
Risultato dell’apporto che tutte le persone hanno dato, Fuori dal trecciato si estende dentro lo spazio e verso l’esterno, come un ambiente “vivibile”, aperto a ulteriori incontri, attività, eventi. Durante tutto il periodo della mostra le persone potranno entrare in contatto con l’installazione camminandovi sopra, sedendosi, conversando con gli altri, assistendo ad eventi, eventualmente contribuire a una sua ulteriore estensione.
Derivata da dinamiche di partecipazione, Fuori dal trecciato comprende anche l’opera specifica “Chincaglierie” dell’artista Valentina Lapolla, e un testo inedito del curatore Matteo Innocenti.
L’evento su Facebook.
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