Dopo Lambrusco e Chianti (vedi tra gli articoli correlati in fondo al post) continuiamo a imparare l’italiano parlando di vino, in particolare di uno dei vini più famosi della Toscana e di tutta Italia, nonché dei più cari. Se volete scoprire il perché di tutti questi record, provate a svolgere i seguenti esercizi di comprensione.
Attività 1. Rimettete in ordine il testo.
a. Il Brunello di Montalcino può essere considerato,
b. Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) prodotto in Toscana,
c. insieme al Barolo, il vino rosso italiano dotato di maggiore longevità.
d. Il Brunello di Montalcino è un vino rosso a
e. nel territorio del comune di Montalcino in provincia di Siena.
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Attività 2. Perché Brunello? Rimettete in ordine anche il seguente testo.
a. è il nome che veniva dato localmente a Montalcino a quella che
b. È consentito produrre il Brunello con vitigno Sangiovese 100%. Brunello
c. si credeva essere una varietà di uva. Nel 1879 la Commissione Ampelografica della Provincia di Siena determinò che
d. Brunello si trasformò dunque nella designazione del vino prodotto in purezza da uve Sangiovese DOC.
e. il Sangiovese e il Brunello erano la stessa varietà di uva. A Montalcino il nome
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Attività 3. Il disciplinare di produzione e le caratteristiche organolettiche. Le condizioni di coltura dei vigneti e il vino prodotto devono rispondere a rigorosi requisiti. Associate i due elenchi.
1. Invecchiamento:
2. Altitudine:
3. Gradazione alcolica:
4. “Riserva”:
5. Vinificazione, conservazione, affinamento in legno, affinamento in bottiglia ed imbottigliamento:
6. Imbottigliamento:
7. Colore:
8. Odore:
9. Sapore:
10. Terreni:
a. può ricevere questa qualifica se immesso al consumo successivamente al 1º gennaio dell’anno successivo al termine di sei anni, calcolati considerando l’annata della vendemmia, fermo restando il minimo di due anni di affinamento in contenitori di rovere, ma di almeno sei mesi in bottiglia.
b. devono essere effettuate esclusivamente nella zona di produzione.
c. geocronologicamente attribuibili ad un intervallo di tempo che va dal cretaceo al pliocene.
d. deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno due anni in contenitori di rovere di qualsiasi dimensione, e di almeno quattro mesi in bottiglia, e non può essere immesso al consumo prima del 1° gennaio dell’anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l’annata della vendemmia.
e. rosso rubino intenso tendente al granato.
f. non superiore ai 600 m s.l.m.
g. asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico, persistente.
h. il titolo alcolometrico volumico totale minimo è 12%; qualora si voglia specificare la vigna di provenienza, le uve devono assicurare al vino un titolo alcolometrico volumico minimo di 12,50%.
i. caratteristico ed intenso, con richiamo ad aromi di geranio, ciliegia e spezie.
j. deve essere immesso al consumo in bottiglie di tipo bordolese, di vetro scuro e chiuse con tappo di sughero, di una delle seguenti capacità: litri 0,375 – 0,500 – 0,750 – 1,500 – 3,000 – 5,000.
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Attività 4. Informazioni sulla zona geografica. Inserite nel testo le seguenti parole: clima, condizioni, dista, livello, nevicate, precipitazioni, superficie, territorio
Il _________ di produzione del vino Brunello di Montalcino, che corrisponde all’area del comune di Montalcino in provincia di Siena, si trova nella Toscana sud-orientale a 40 chilometri a sud della città di Siena: ha una _________ complessiva di 243,62 chilometri quadrati, è delimitato dalle valli dei tre fiumi Orcia, Asso e Ombrone e assume una forma quasi quadrata. L’area così definita si sviluppa in altezza da circa 120 metri sul _________ del mare lungo i fiumi, fino a circa 650 metri a ridosso del Poggio Civitella che è il punto più alto del territorio. La collina di Montalcino _________ 40 km in linea d’aria dal mare. Il _________ è mediterraneo, ma comunque tendenzialmente asciutto. Le _________ sono concentrate nei mesi primaverili e autunnali e la media annuale è di circa 700 millimetri. In inverno, sopra i 400 metri, sono possibili le _________ . La frequente presenza di vento garantisce le _________ migliori per lo stato sanitario delle piante.
Attività 5. Cenni storici. Rimettete in ordine cronologico le frasi.
a. Già nel Medioevo gli statuti comunali regolamentavano la data d’inizio vendemmia
b. Charles Thompson nel 1744 dice che “Montalcino non è molto famosa eccetto che per la bontà dei suoi vini”.
c. Fino alla seconda metà dell’Ottocento il vino più conosciuto ed apprezzato della zona era un vino bianco dolce, il Moscadello di Montalcino: in quel periodo Clemente Santi iniziò a studiare la possibilità di produrre un vino rosso con il vitigno Sangiovese, il Sangiovese Grosso, localmente chiamato Brunello a causa del colore particolarmente scuro degli acini.
d. Anche se il Brunello di Montalcino “moderno” è invenzione della famiglia nobiliare Biondi Santi, la vocazione del territorio di Montalcino a produrre vini di grande qualità è nota da molti secoli.
e. In seguito, intorno al 1860, il nipote di Clemente, Ferruccio Biondi-Santi iniziò a produrre un vino rosso che dimostrò subito di possedere eccellenti qualità.
f. Durante l’assedio del 1553 il vino non mancò mai. L’auditore granducale Bartolomeo Gherardini nella sua visita a Montalcino del 1676-1677 segnala la produzione di 6050 some di vino.
g. Dopo la seconda guerra mondiale si iniziò nuovamente a pensare alla produzione vitivinicola e alcuni ebbero la lungimiranza di proiettarsi nel futuro, accordandosi sulle regole di produzione del Brunello di Montalcino. Dopo il 1950 la fama del Brunello di Montalcino si estese prima in Italia e poi all’estero.
h. Nel 1869 un Vino Scelto della vendemmia 1865 fu premiato con medaglia d’argento dal Comizio del circondario. Negli anni successivi altri vini vincono molti prestigiosissimi riconoscimenti sia nazionali, sia internazionali.
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Attività 6. Abbinamenti consigliati. Rispondete Vero o Falso alle domande.
L’eleganza e il corpo armonico del vino permettono abbinamenti con piatti molto strutturati e compositi quali le carni rosse, la selvaggina da penna e da pelo, eventualmente accompagnate da funghi e tartufi. Trova abbinamento ottimale anche con piatti della cucina internazionale a base di carni o con salse. Il Brunello è anche vino da abbinamento ottimale con formaggi: tome stagionate, formaggi strutturati e pecorino toscano. Inoltre, per le sue caratteristiche, è godibile anche quale vino da meditazione. Il Brunello deve essere servito in bicchieri dalla forma ampia, al fine di poterne cogliere l’aroma composito ed armonioso. Dovrà essere servito ad una temperatura di circa 18 °C – 20 °C.
1. Si può bere mangiando il cinghiale. Vero/Falso
2. Sta bene anche con il pesce. Vero/Falso
3. Sta bene anche con il fagiano. Vero/Falso
4. Evitare di berlo con i funghi. Vero/Falso
5. Sta bene con alcuni formaggi. Vero/Falso
6. Si beve anche senza mangiare. Vero/Falso
7. Bisogna usare bicchieri grandi. Vero/Falso
8. Si apprezza meglio freddo. Vero/Falso
Testi tratti e adattati da Wikipedia.
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