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Italiano con la storia dell’arte: Arnolfo di Cambio

Arnolfo di Cambio

Impariamo a conoscere chi era e cosa ha fatto Arnolfo di Cambio, scultore, architetto e urbanista attivo a Roma e a Firenze alla fine del Duecento, attraverso le seguenti attività di italiano L2/LS adatte per livelli dal B2 in su.

Attività 1. La vita. Rimetti in ordine la biografia di Arnolfo di Cambio.

1. Sulle origini di Arnolfo si hanno poche notizie: pare che sia nato a Colle Val d’Elsa e sia figlio di Messer Lapo e di domina Perfetta, nel 1232 o 1240.

2. Arnolfo di Cambio si forma nella bottega di Nicola Pisano e con lui lavora all’Arca di san Domenico nella chiesa di San Domenico a Bologna (1264-67) e al pulpito del Duomo di Siena (1265-1269).

3. Dopo aver lasciato la bottega intorno al 1270, avendo acquisito un’autonomia professionale, si trasferisce a Roma. Di questi anni è il Ritratto di Carlo I d’Angiò forse il primo ritratto realistico di un personaggio vivente.

4. A metà degli anni ottanta realizza il monumento funebre del cardinale De Braye nella chiesa di San Domenico a Orvieto. Con questo complesso scultoreo-architettonico Arnolfo inaugura una tipologia sepolcrale usata in seguito fino al Rinascimento.

5. Tornato a Roma l’artista lavora per altre commissioni papali usando particolari decorazioni a intarsi di marmi colorati e vetri dorati.

6. Sempre qui realizza il primo presepe della storia, scolpendo nel 1291 otto statuette che rappresentano i personaggi della Natività ed i Magi.

7. Negli ultimi anni del Duecento fu a Firenze, dove svolse probabilmente la sua attività essenzialmente come architetto e di urbanista.

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Attività 2. Lo scultore. Inserisci nel testo gli articoli, le preposizioni e le preposizioni articolate mancanti.
Articoli: l’, la, le, un, una.
Preposizioni: da, di, tra.
Preposizioni articolate: al, all’, alla, dai, del, in un.

_____ presenza _____ corte _____ Carlo I d’Angiò spiega _____ certo senso _____ allontanamento precoce di Arnolfo _____ modi improntati ad _____ sintesi _____ classicità e gotico di Nicola e Giovanni Pisano: egli probabilmente venne avvicinato _____ gusto allora dominante la scuola francese, caratterizzato _____ raffigurazioni più lineari, astratte ed aristocratiche, rispetto _____ insuperato culmine di sintesi naturalistica e monumentalità raggiunta prima _____ 1250. _____ sculture di Arnolfo furono quindi caratterizzate da _____ maggior senso della linea e da una rappresentazione irrequieta.

Attività 3. L’architetto. Leggi il testo e rispondi alle domande.

Se la sua opera di scultore è accertata e abbastanza ben documentata, più incerta è invece la sua opera di architetto. L’unico documento che abbiamo è un pagamento ad Arnolfo «che sta costruendo la chiesa più bella e grande di tutta la Toscana», cioè la cattedrale di Santa Maria del Fiore, mentre per quanto riguarda altre opere ci dobbiamo basare su Giorgio Vasari, purtroppo non del tutto attendibile, anche perché scrisse due secoli e mezzo dopo.

Vasari attribuisce ad Arnolfo la costruzione delle chiese di Santa Croce, Santa Maria Novella nonché del Palazzo della Signoria. In realtà è quasi certo che Santa Maria Novella non sia opera sua come anche Santa Croce e il Palazzo della Signoria: per l’unica opera in cui appare certo l’intervento di Arnolfo, cioè Santa Maria del Fiore, non è facile quantificare esattamente il suo contributo.

La Basilica di Santa Croce venne iniziata nel 1294-1295 e terminata nel 1442. La pianta è simile alla chiesa di Santa Maria Novella, di circa una quindicina di anni più giovane, con una navata centrale particolarmente ampia segnata da alti pilastri che sostengono archi a sesto acuto. L’effetto è quello di una spaziosa e luminosa basilica paleocristiana, sebbene creata con elementi tipicamente gotici.

Al 1296 risale invece l’inizio del cantiere di Santa Maria del Fiore. La parte alla quale Arnolfo lavorò di più era la facciata, che venne iniziata molto anticipatamente per esigenze di culto legate all’utilizzo provvisorio della vecchia chiesa di Santa Reparata, demolita solo in seguito. La facciata di Arnolfo venne poi demolita nel 1587-1588 e mai più ripristinata fino alla facciata neomedievale del XIX secolo di Emilio De Fabris. Restano di quell’impresa alcuni disegni numerose statue e frammenti conservati nel Museo dell’Opera del Duomo di Firenze.

1. Non sappiamo precisamente cosa abbia progettato Arnolfo.
2. Ha sicuramente lavorato alla cattedrale di Santa Maria del Fiore.
3. Vasari è la fonte più attendibile.
4. È più probabile che abbia partecipato alla costruzione di Santa Maria Novella che di Santa Croce.
5. La costruzione di Santa Maria Novella precede di circa 15 anni quella di Santa Croce.
6. Santa Croce è in stile rinascimentale.
7. La costruzione di Santa Maria del Fiore è precedente a quella di Santa Maria Novella.
8. Arnolfo lavorò principalmente alla facciata.
9. La facciata attuale di Santa Maria del Fiore non è di Arnolfo.
10. Ha scolpito numerose statue per la facciata della cattedrale.

Testi tratti e adattati da Wikipedia.

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1 comment to Italiano con la storia dell’arte: Arnolfo di Cambio

  • Roberto Balò

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