Questa attività didattica è l’omaggio di adgblog a David Bowie che nel 1970 cantava una versione in italiano di Space oddity.
Chi conosce l’originale noterà che non è una traduzione, ma una completa riscrittura del testo da parte di Mogol.
Attività 1. Il testo della canzone è pieno di errori: ascoltala e prova a correggerli (ce n’è uno in ogni verso).
La mia menta ha preso il volo
il pensiero uno solo
io cammino mentre dorma la città.
I tuoi occhi nella notte,
fanali bianche nella notte,
una voce che me parla chi sarà?
Dille ragazzo solo dove vai,
perché tanti dolore?
Hai perso senza dubbio un grande amore,
ma di amori è tutto piena la città.
No ragazza solo, no no no
stavolta sei per errore
non hanno perso solamente un grande amore
ieri serata ho perso tutto con lei.
Ma lei, i colore della vita, dei cieli blu,
una come lei non le troverò mai più.
Ora ragazzo solo dove andrò?
La notte è una grande mare,
se ti servi la mia mano per nuotare.
Grazie non stasera io vorrei morire
perché sai negli occhi mie
C’era un angelo, un angelo
Che ormai non voglia più che ormai non vola più
C’è lei, i colore della vita, dei cieli blu,
una come lei non le troverò mai più.
In questo video c’è il testo per poter controllare.
Attività 2. Questa è la storia della canzone: leggete il testo (tratto e adattato da Wikipedia) e rispondete alle domande.
Alla fine del 1969, Bowie e il suo entourage decidono di tentare l’ingresso nel mercato italiano dei 45 giri con la pubblicazione di Space Oddity: decidono quindi di tradurre il testo della canzone. A scrivere le parole del brano chiamano nientemeno che Mogol (erroneamente indicato come Mogul sul disco e come Ivan Mogul nel booklet allegato alla “40th Anniversary Edition” dell’album Space Oddity). Il testo racconta la storia di un ragazzo e una ragazza abbandonati dai rispettivi amori: in realtà ha veramente poco a che vedere con quello originale che invece parla di un astronauta che si perde nello spazio.
La registrazione avviene ai Morgan Studios di Londra il 20 dicembre, con Claudio Fabi in veste di produttore e consulente per l’accento italiano di David: sembra che Bowie fosse convinto che il testo era stato tradotto fedelmente. Il 45 giri viene pubblicato nel febbraio del 1970.
Ancor prima dell’incisione di Bowie, Ragazzo solo, ragazza sola viene affidata da Mogol ai Computers, un gruppo della scuderia della Numero Uno la cui versione arriva alla posizione n. 23 della hit parade. Nel 1982 la canzone è stata inclusa nella raccolta non autorizzata Bowie Rare e nel 2012 ha fatto parte della colonna sonora del film Io e te diretto da Bernardo Bertolucci.
- Ragazzo solo, ragazza sola è una cover di Space Oddity. Vero/Falso
- Mogol era un amico di Bowie. Vero/Falso
- Il testo di Mogol è fedele all’originale. Vero/Falso
- Ragazzo solo, ragazza sola racconta la storia di un ragazzo e una ragazza che si perdono nello spazio. Vero/Falso
- Il disco è uscito nel 1969. Vero/Falso
- Fabi aiutava Bowie a pronunciare correttamente l’italiano. Vero/Falso
- Bowie non sapeva bene l’italiano. Vero/Falso
- Bowie stesso aveva tradotto il testo insieme a Mogol e Fabi. Vero/Falso
- Il gruppo dei Computers ha cantato la canzone prima di Bowie. Vero/Falso
- Bowie appare in un film di Bertolucci. Vero/Falso
Acquista su Amazon!
Articoli correlati
L’italiano cantando: tutte le canzoni di adgblog 2013, 2014, 2015, 2016. 2017, 2018, 2019 e 2020.
Italiano con le canzoni: Il peso del coraggio di Fiorella Mannoia
Oltre 100 canzoni per imparare l’italiano
Adgblog è il blog ufficiale dell’Accademia del Giglio, scuola di lingua, arte e cultura a Firenze.
Social
Seguiteci anche su Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest, Foursquare, TikTok e Instagram.
Commenti recenti