Tutti sanno che l’italiano deriva dal latino: vediamo brevemente quali sono le differenze e le somiglianze principali tra queste due lingue prima di fare un esercizio e imparare alcune frasi famose.
Sia in latino che in italiano, le parole sono formate da radice e desinenza, ad esempio amic-o, amic-a in italiano e amic-us, amic-a in latino.
In italiano i nomi sono divisi in quattro gruppi, maschile, femminile, singolare e plurale, mentre in latino abbiamo il maschile il femminile e il neutro. La desinenza in italiano non ha una funzione logica nella frase ovvero non determina i complementi; in latino invece la desinenza indica il caso (il complemento) il quale può essere:
nominativo: è il caso del soggetto, della parte nominale e del predicativo del soggetto
genitivo: indica il complemento di specificazione
dativo: indica il complemento di termine
accusativo: indica il complemento oggetto e il predicativo dell’oggetto
vocativo: indica il complemento di vocazione
ablativo: indica i complementi di mezzi e di causa
In italiano il complemento viene determinato dalla preposizione, ad esempio se dico Il libro è di Carlo, “di” indica un complemento di specificazione (il genitivo latino).
Le parti del discorso in italiano sono nove: il nome (sostantivo e aggettivo), l’articolo, il pronome, i numerali, il verbo, l’avverbio, la preposizione, la congiunzione e l’interiezione. Il latino non avendo gli articoli (e di conseguenza le preposizioni articolate) ha solo otto parti.
Attività 1. Dopo questa brevissima spiegazione sulle differenze principali tra latino italiano passiamo ad usare un pochino questa antica lingua che ha lasciato anche nell’italiano corrente diversi modi di dire e proverbi. Qui sotto trovate 10 famose frasi: associatele alla relativa traduzione in italiano e alla spiegazione.
1. Amicus omnibus, amicus nemini.
2. Ante litteram.
3. De gustibus non est disputandum.
4. Do ut des.
5. Errare umanum est, perseverare autem diabolicum.
6. Est modus in rebus.
7. In vino veritas.
8. Pecunia non olet.
9. Tabula rasa.
10. Tertium non datur.
A. Tavola pulita.
B. Il denaro non puzza.
C. Amico di tutti, amico di nessuno.
D. Errare è umano, perseverare diabolico.
E. Una terza possibilità non è concessa.
F. C’è una misura nelle cose.
G. Prima della lettera.
H. Sui gusti non si discute.
I. Ti do affinché tu mi dia
J. Nel vino è la verità.
a. Non ci sono altre possibilità eccetto queste due: una terza soluzione (una terza via, o possibilità) non esiste.
b. I soldi son soldi a prescindere da dove provengano.
c. Non bisogna fidarsi di una persona che è amica di tutti.
d. Tutti possono sbagliare, fa parte della natura umana, ma non bisogna continuare a ripetere lo stesso errore perché bisogna imparare dagli errori e cercare di non ripeterli.
e. Quando una persona ha bevuto troppo, ha i freni inibitori rilassati e con più facilità rivela fatti e pensieri che da sobrio non direbbe mai.
f. Bisogna rifiutare ogni eccesso, il giusto sta sempre a metà.
f. Si riferisce a una cosa avvenuta prima che fosse scritta, che fosse ufficiale, che fosse nota o di moda.
g. È tempo perso discutere sui gusti delle persone perché sono soggettivi e ognuno ha i propri.
i. Indica la volontà di fare qualcosa solamente in cambio di qualcos’altro.
j. Cancellare tutto e ripartire da zero.
1. __ __ 2. __ __ 3. __ __ 4. __ __ 5. __ __ 6. __ __ 7. __ __ 8. __ __ 9. __ __ 10. __ __
Attività 2. Quale espressione o proverbio latino usereste nelle seguenti situazioni? Alcune delle frasi sono materiali autentici trovati sul web.
I. Per uscire dalla crisi bisogna «inventare», bisogna fare ______________ del passato.
II. È proprio vero che ______________ : ieri sera Giovanna mi ha raccontato delle cose personali che in un altro momento non avrebbe mai confessato.
III. Luisa Spagnoli è stata una femminista ______________ , un’imprenditrice rivoluzionaria.
IV. Quel politico fa l’amicone con tutti, un sorriso di qua, una pacca di là… però non mi convince: ______________ !
V. Argh! Ho sbagliato ancora una volta l’esercizio di matematica. Faccio sempre lo stesso errore: ______________ !
VI. Figliolo, non puoi uscire tutte le sere e fare tardi e spendere tutti i soldi che ti dò: ______________ !
VII. L’imperatore Vespasiano aveva imposto una tassa sugli orinatoi pubblici, noti ancora oggi col nome di vespasiani, e da essa traeva una consistente entrata di denaro. Il figlio Tito, non molto entusiasta di quel genere di rendita gli disse: “Padre, ti rendi conto che questi soldi sono il frutto dell’orina delle persone?”. E il padre, rispose: “______________ !”, cioè i soldi non trattengono la puzza.
VIII. La vita è tutta un ______________ : nessuno fa mai niente per niente.
IX. Le possibilità sono solo queste: ______________ .
X. Sandro mette sempre il parmigiano sulla pasta, anche se il sugo è al pesce: ______________ !
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