Alan Pona, linguista e insegnante/facilitatore, è stato per circa 10 anni tutor didattico del “Servizio di facilitazione linguistica e didattica inclusiva” presso il Comune di Prato e coordinatore del gruppo di facilitazione linguistica del servizio: pubblichiamo alcune riflessioni e 15 proposte sulle funzioni e sul ruolo della/del docente della classe di concorso A23 all’interno del sistema scolastico nazionale.
Per anni ho coordinato il gruppo di lavoro di facilitatrici e facilitatori linguistici del “Servizio di facilitazione linguistica e didattica inclusiva” del Comune di Prato, che entrano in tutti gli istituti comprensivi del territorio in qualità di insegnanti di italiano L2 ed esperte/i di didattica inclusiva. Un servizio sistematico e continuativo, che da circa 15 anni, ininterrottamente, prevede le seguenti attività:
- Corsi estivi di italiano L2.
- Settimana dell’accoglienza per studenti NAI, con attività di valorizzazione delle lingue presenti nelle scuole.
- Testing delle competenze linguistico-comunicative in entrata e in uscita.
- Percorsi di italiano L2 fuori dalla classe in gruppi poco numerosi e omogenei (per età e per competenze linguistico-comunicative).
- Attività di didattica inclusiva nella classe curricolare con metodologia ALC (Apprendimento Linguistico Cooperativo).
- Mappatura delle competenze linguistico-comunicative di tutta la popolazione scolastica parlante italiano L2.
Contestualmente, il gruppo di lavoro ha costruito e sperimentato strumenti di servizio per l’implementazione delle attività.
Questi strumenti sono nati da una reale esigenza: lo Stato italiano non dispone ad oggi di strumenti validati e centralizzati per lo svolgimento delle attività di facilitazione linguistica organizzate nei territori: test di livello (in ingresso, in itinere), sillabi per la lingua della comunicazione di base, sillabi specifici per le discipline scolastiche calibrati sui livelli linguistico-comunicativi etc.
Che cosa dovrebbe fare la/il docente A23?
Da questo servizio virtuoso locale e dalla mia attuale esperienza come docente in una scuola meravigliosamente plurale ed eterogenea, con l’obiettivo di mostrare quanto siano fondamentali docenti specializzati all’interno della scuola, prende le mosse una riflessione personalissima sul docente A23, sperando che si possano avere a breve professionisti di questa classe di concorso all’interno degli istituti comprensivi e secondari di secondo grado (non solo nei CPIA): rimando agli articoli della sezione Per saperne di più sulla classe di concorso A23 per la storia della classe di concorso e le attuali criticità.
Qui di seguito propongo un elenco esaustivo per punti delle attività che la/il docente A23 potrebbe svolgere all’interno della scuola. Prima dell’elenco, tuttavia, desidero soffermarmi brevemente su quello che non dovrà fare: chi avrà questo incarico nelle scuole non dovrà essere impiegata/o solo come insegnante di italiano L2 nel piccolo gruppo fuori dalla classe. La/il docente A23 dovrebbe svolgere attività didattica fuori dalla classe curricolare, in piccoli gruppi, solo se necessario: in percorsi per lo sviluppo della comunicazione di base (Pre-A1, A1, A2) e per consolidare competenze di studio e disciplinari. Con le/gli studenti a partire dal livello A2, il docente A23 dovrebbe entrare nelle classi curricolari in co-teaching con il docente della disciplina, limitando i momenti di lavoro fuori dalla classe e proponendo metodologie a mediazione sociale (Apprendimento Linguistico Cooperativo, tutoraggio tra pari) o con approccio laboratoriale e con forte scambio dialogico euristico (dialogo euristico).
Possibili attività affidate ai docenti A23 nelle scuole
I docenti A23 potrebbero:
- Somministrare test di livello e accertare le competenze linguistico-comunicative delle/degli studenti parlanti italiano L2 in ingresso e in itinere.
- Progettare un sillabo di italiano L2 per la lingua delle comunicazione di base calibrato sulle/sugli studenti della propria scuola.
- Individuare, insieme ai consigli di classe/team docenti, obiettivi linguistico-comunicativi e disciplinari specifici per studenti parlanti italiano L2.
- Coordinare le/i docenti nelle attività di italiano L2 della scuola.
- Coordinare la progettazione delle attività di insegnamento/apprendimento di italiano L2 della scuola.
- Individuare e proporre materiali specificamente progettati per studenti parlanti italiano L2, favorendo anche adozioni specifiche in un primo momento del percorso di apprendimento.
- Insegnare italiano L2 lingua della comunicazione di base nella scuola (corsi Pre-A1, A1, A2).
- Progettare attività in compresenza con le colleghe e i colleghi nella classe curricolare per lo sviluppo di competenze di studio e disciplinari.
- Consolidare competenze di studio e disciplinari nel piccolo gruppo.
- Insieme alla/al docente funzione strumentale o in qualità di docenti funzione strumentale, coordinare gli eventuali interventi di mediatrici e mediatori linguistico-culturali e si fanno carico della comunicazione scuola-famiglia.
- Supportare i consigli di classe/team docenti nella stesura dei PDP, nella verifica degli obiettivi e nella valutazione delle/degli studenti parlanti italiano L2.
- Coordinare attività di valorizzazione del plurilinguismo a scuola.
- Redigere, insieme al consiglio di classe/team docenti, un fascicolo per il passaggio all’ordine di scuola successivo.
- Coordinare le attività di formazione delle/dei docenti per quanto concerne le competenze glottodidattiche e di pedagogia interculturale.
- Supportare i dipartimenti degli istituti nella progettazione di sillabi/curricoli con taglio interculturale.
Per saperne di più sulla classe di concorso A23
Andreoletti C. (2018), “Il docente A23: formazione e competenze”, in Italiano a stranieri. Rivista semestrale per l’insegnamento dell’italiano come lingua straniera/seconda, 23: 15-19.
APIDIS (2019), “La classe di concorso A023: una promessa delusa?”, in LinguaInAzione, 11: 42-47.
Deiana I., Spina S. (2020), “Breve storia della classe di concorso A23 – Lingua italiana per discenti di lingua straniera“, in Italiano LinguaDue, V. 12 N. 2 (2020): 1-19.
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Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay
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