Iscriviti alla newsletter


logo adgblog

Archivi

Novembre 2010
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  

L’uso del passato remoto

All’interno della frase, il passato remoto svolge la stessa funzione del Passato prossimo, ovvero una sola azione cominciata e conclusasi nel passato a differenza dell’imperfetto che invece può esprimere: 1) lo svolgimento di un’azione passata; 2) la ripetizione di un’azione nel passato; 3) la descrizione di un’azione passata (effetto flashback per intendersi).

Il Passato remoto significa letteralmente “lontano”, pertanto si usa quando:

•       L’azione è lontana nel tempo o è sentita come tale (a differenza del passato prossimo che si riferisce invece a un’azione vicina).

Esempi:

Nel 1910 mio nonno sposò mia nonna.

Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265 e morì a Ravenna nel 1321.

•       L’azione è conclusa e la frase non vuole avere nessun riferimento al presente.

Esempi:

L’ermetismo è una corrente poetica che ebbe il suo periodo più attivo negli anni ’30.

Galileo Galilei fu uno scienziato di grande valore.

•       L’azione è abbastanza vicina, ma è sentita come lontana.

Esempi:

Venti giorni fa mia sorella si sentì male e io la portai subito all’ospedale.

L’anno scorso trascorsi una bella vacanza in Andalusia.

Di solito il Passato remoto è usato nella lingua scritta, specialmente letteraria (romanzi, saggi, racconti, fiabe ecc.) e nella narrazione di avvenimenti storici, ma non è raro incontrarlo anche nella lingua parlata, specialmente in certe zone dell’Italia (Sicilia o Toscana ad esempio).

Molte azioni possono essere espresse indifferentemente con il Passato remoto o con il Passato prossimo, che non possono, però, essere usati contemporaneamente nella stessa frase, se indicano azioni che avvengono nella stessa occasione: l’uno esclude automaticamente l’altro.

Non vi è comunque nessuna regola che stabilisca quando si debba usare il passato remoto e quando invece il passato prossimo in quanto è quasi sempre soggettivo decidere quando un’azione è vicina oppure lontana. Nel corso dei secoli molti romanzieri e poeti hanno preferito l’uso del passato remoto a quello del passato prossimo nelle loro opere, poiché questo tempo esprime non solo la lontananza ma anche una poetica indeterminatezza del passato.

Esempi:

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura (“La divina commedia”, Dante Alighieri)

Sempre caro mi fu quest’ermo colle (“L’infinito”, Giacomo Leopardi)

La sventurata rispose (“I promessi sposi”, Alessandro Manzoni)

Cominciò la settimana secca di Elena a Milano (“Contessa”, Ottiero Ottieri)

  • Post correlati:

Il passato remoto irregolare

Garibaldi e il passato remoto

Passati remoti terribili!

Insegnare italiano riciclando vecchi libri.

Biancaneve e i sette nani: attività didattica sul passato remoto.

5 indizi per 1 personaggio.

Per aiuto e assistenza contattate gli insegnanti della nostra scuola a: adg.assistance@gmail.com

2 comments to L’uso del passato remoto

Scrivi un commento