Origami, la meravigliosa arte giapponese che permette di creare con un semplice foglio di carta immagini in tre dimensioni, è forse l’inizio di una storia antica e lontana che con tecniche e intenti assai diversi accomuna moltissimi artisti di ogni parte del mondo tutt’oggi.
La carta, da sempre elemento indispensabile per registrare emozioni, dare vita a sogni e figure fantastiche che popolano l’immaginazione dell’uomo, diventa ora, più che mai, anche un materiale per creare splendide e fragili sculture che con la magia dei loro colori e delle loro forme affascinano e rapiscono la mente. È il caso di Jen Stark, artista americano, di cui si trovano immagini preziose anche su questo post, che compone splendide figure tridimensionali con carta di mille colori diversi, creando forme geometriche variopinte come l’arcobaleno.
L’artista Shin Tanaka plasma invece autentici giochi di carta, una delle sue creazioni più note è T-Boy, e coniuga l’arte dei suoi antenati, origami, con interessanti stili illustrativi moderni, dando luogo a figure simpatiche e originali.
Ancora dall’arte dell’origami sembra trarre spunto Peter Callesen, artista danese, che ritaglia le sue immagini da fogli di carta lasciando che la sagoma stessa sul foglio ne suggerisca l’idea dell’ombra. Di lui, oltre che in numerosi blog (tra cui segnalo coscablog e artsblog), è possibile ricavare notizie anche dal suo bellissimo sito, in cui è disponibile anche una galleria fotografica.
Isamu Noguchi e Nobushige Akiyama sono invece due artisti giapponesi che lavorano con carta kozo, in tipo di carta ricavata dal gelso giapponese, pianta appartenente alla famiglia delle Moracee che permette di realizzare un materiale particolarmente resistente con cui i due artisti danno vita a lampade bellissime (è il caso di Isamu Noguchi) o a sculture di singolare poesia (Nobushige Akiyama).
Anche l’Italia ha una tradizione molto antica nella lavorazione della carta: Fabriano e il suo bellissimo museo offrono a tutti gli appassionati visitatori virtuali il un particolareggiato sito per un viaggio nel mondo della carta. In quest’ambito colgo l’occasione per ricordare le splendide e virtuosistiche opere di Daniele Papuli, sulla cui opera, non trovando un sito, posso segnalare due articoli su threelayercake e su poppytalk, e l’opera delicata e profonda di Anna Onesti, che nasce dall’ispirazione giapponese e dall’uso dei colori sulla carta kozo.
Infine un lavoro quanto mai originale è quello dell’artista coreano Gwon Osang che, come illustrato in questo post, basa la sua arte sulla ricostruzione in tre dimensioni di un soggetto umano tramite un collage di fotografie realizzate sullo stesso soggetto.
L’immagine di questo post è un’opera di Jen Stark ed è tratta dal suo sito.
grazie serena del bell’articolo! ho partecipato ad una biennale internazionale della carta – cartasia – a lucca, con installazioni in cartone e varie mostre. e insegno mask making (carta pesta) e mask performing e comunicazione in varie scuole a firenze.
mi piacerebbe conoscervi personalmente.
potete vedere il mio sito per info.
a presto
cordiali saluti
nicoletta boris
Grazie e complimenti per i tuoi lavori. Facci sapere se fai nuove mostre.
E’ un mondo meraviglioso quello della carta, io amo molto fare collages.
Complimenti per i lavori che fai, se sono previste mostre o corsi, mi farebbe piacere essere informamata. Grazie