Dopo aver arricchito il nostro vocabolario con approfondimenti sul water e sulla storia della carta igienica concludiamo la nostra conoscenza della stanza da bagno con una comprensione sulla nascita e diffusione del bidet, quest’oggetto così comune in Italia, ma che agli occhi degli stranieri risulta spesso come un oggetto misterioso.
La storia del bidet
La parola bidet (ma anche bidè) viene dal francese e indica un tipo di lavabo utilizzato per l’igiene intima. Il bidet inizia a comparire in Francia tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, ma non si conosce né la data certa né il nome del suo inventore. La prima testimonianza certa risale al 1710, anno in cui il probabile inventore, Christophe Des Rosiers, lo installò presso l’abitazione della famiglia reale francese. In realtà i bidet furono poco utilizzati in Francia: nella reggia di Versailles ne esistevano cento esemplari, ma furono dismessi tutti in una decina di anni.
Nella seconda metà del Settecento troviamo testimonianza del primo bidet in Europa utilizzato fuori dai confini francesi, precisamente in territorio italiano; iniziò da allora la sua diffusione prima nel Regno delle Due Sicilie e, anni più tardi, anche nel resto della penisola. Fu la Regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena ad essere particolarmente innovativa nel volere un bidet nel suo bagno personale alla Reggia di Caserta.
Dal 1900, con la diffusione delle tubature all’interno delle case private, il bidet divenne un oggetto utilizzato non più in camera da letto, ma nel bagno, insieme al water, che sostituiva il vaso da notte tenuto in camera.
Contrariamente a ciò che la maggior parte degli italiani crede, i bidet non sono presenti in tutti i paesi europei. Sono comuni solo in Grecia, Spagna, Portogallo e soprattutto in Italia, unico paese nel quale l’installazione di un bidet è sistematica in tutti i bagni. Secondo un sondaggio francese del 1995, è l’Italia il paese in cui il bidet è utilizzato più di frequente (97%), seguito dal Portogallo al secondo posto (92%) e dalla Francia al terzo posto (42%); in Germania il suo uso è raro (6%) e in Gran Bretagna rarissimo (3%).
In America Latina i bidet si trovano in Brasile e soprattutto in Argentina, dove sono installati nel 90% delle case private; sono abbastanza comuni anche in Medio Oriente. In Giappone, pur essendo pressoché assenti, sono però sostituiti nella funzione da un sanitario che unisce le funzioni del water e quella del bidet, detto washlet, presente nel 60% delle case private e non raro negli alberghi.
In Francia, paese d’origine del bidet, a partire dagli anni settanta, per ragioni di economia e di spazio, sono raramente installati bidet nei nuovi appartamenti (dal 95% di presenza nei bagni nel 1970, la percentuale è scesa al 42% nel 1993) e una grande quantità di persone ha eliminato il bidet dalla propria casa.
I residenti di paesi in cui il bidet domestico è raro (come gli Stati Uniti e il Regno Unito, ad esempio) possono non avere alcuna idea di come usarlo quando ne incontrano uno all’estero. D’altra parte gli abitanti di paesi in cui il bidet è comune si stupiscono ed incontrano difficoltà quando si trovano in paesi in cui questo sanitario è assente.
Testo tratto e adattato da Wikipedia.
Comprensione. Rispondete Vero o Falso alle seguenti domande.
1. Non sappiamo di preciso chi ha inventato il bidet. V/F
2. Christophe Rosiers installò oltre 100 bidet nella residenza del Re di Francia. V/F
3. Il primo bidet in Italia si trova nella Reggia di Caserta. V/F
4. Nel 1900 il bidet comincia a diffondersi in molti bagni. V/F
5. Il paese in cui il bidet è più diffuso è la Grecia. V/F
6. In Sudamerica il paese in cui è più diffuso è l’Argentina. V/F
7. In Giappone il bidet è integrato nel water. V/F
8. Negli ultimi anni in Francia l’uso del bidet è andato aumentando. V/F
9. In alcuni paesi non si conosce l’utilizzo del bidet. V/F
10. Spesso gli italiani che vanno all’estero si stupiscono dell’assenza del bidet nelle stanze da bagno. V/F
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Ciao Moko,
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