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L’italiano con Cavalleria Rusticana

Cavalleria_RusticanaDopo Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, non potevamo non parlare di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni (1890, libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.). Infatti Cavalleria Rusticana  viene spesso rappresentata insieme a Pagliacci. Iniziatore di questo singolare abbinamento fu lo stesso Pietro Mascagni, che nel 1926, al Teatro alla Scala di Milano, diresse, nella stessa soirée, entrambe le opere.

Leggi il testo tratto da Wikipedia ed esegui gli esercizi.

essere – dirigere – sapere – chiedere – annunciare – vincere – risiedere – lavorare

Come nacque Cavalleria Rusticana? Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno ________________ un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.


Mascagni, che all’epoca _________________ a Cerignola, in provincia di Foggia, dove _______________ la locale banda musicale, __________________ di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e _______________ al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci ______________ per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: una di queste era Cavalleria rusticana.  La prima rappresentazione di Cavalleria rusticana ______________ un successo inaudito, con Mascagni che venne richiamato sul palco dagli applausi del pubblico per quattro volte, e ______________ il Primo Premio del concorso. In quello stesso anno, in seguito al tutto esaurito delle repliche al Teatro Costanzi, l’opera fu rappresentata in tutta Italia, oltre che a Berlino, a Budapest e a Londra.

  • Riordina le parole in grassetto.

La storia. La scena si svolge in un paese siciliano (ispirato a Vizzini) durante il giorno di Pasqua. Ancora a sipario calato, si sente Turiddu, il tenore, cantare una serenata a Lola, sua promessa sposa, che durante servizio sposato militare ha di il Turiddu però Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che decide di non entrare in chiesa sentendosi in grave peccato. Si mamma allora a rivolge Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio. Lucia dice a Santuzza che andato a Turiddu è a il comprare Francofonte vino, ma Santuzza risponde che Turiddu è stato visto in paese nel bel mezzo della notte. Lucia replica stizzita e le chiede di entrare in casa: ha infatti paura che qualcuno possa sentire la loro conversazione,  Santuzza ma l’invito rifiuta perché si sente disonorata. Intanto, Alfio giunge visita a Lucia le domanda a far e del vino: Lucia riferisce che Turiddu è andato a Francofonte per comprarne, ma Alfio replica di averlo visto al mattino vicino casa sua. Compare Alfio se ne va e a questo punto Santuzza svela a Lucia la relazione tra Turiddu e Lola, pur essendo quest’ultima sposata: Lucia, attonita, invoca la Madonna e si allontana. Giunge Turiddu che discute animatamente con Santuzza; quindi, interviene anche Lola, diretta alla chiesa, e donne si ironiche scambiano le due battute. Dopo che Lola è entrata in chiesa, la discussione tra Turiddu e Santuzza degenera in lite violenta fino a che, gettata a terra da Turiddu, al colmo dello sdegno, Santuzza gli augura la malapasqua. Quindi Turiddu entra in chiesa. Santuzza, rialzatasi, vede arrivare Alfio della e denuncia la tresca gli amorosa moglie. Dopo la messa, Turiddu offre vino a tutti i paesani per stare più tempo con Lola. Giunge Alfio, Turiddu gli offre del vino, ma questi rifiuta. Così, Turiddu getta via il vino e, con la scusa di un abbraccio pacificatore, morde l’orecchio ad Alfio sfidandolo a duello. Turiddu corre a salutare la madre e, ubriaco, le dice addio affidandole Santuzza. Subito si un e vociare dopo sente di donne popolani. Un urlo sovrasta gli altri: “Hanno ammazzato compare Turiddu!”.

L’aria Il cavallo scalpita viene intonata da Alfio quasi all’inizio dell’opera, felice di avere un lavoro e una moglie di cui è innamorato. Ascolta la versione cantata da Claudio Sgura e poi completa il testo.

Il cavallo scalpita,
I sonagli squillano,
Schiocca la ____________. E va!
Soffi il vento gelido,
Cada l’acqua o nevichi,
A me che ___________ fa?

CORO
O che bel ____________
Fare il carrettiere
Andar di qua e di là!

ALFIO
M’aspetta a casa Lola
Che m’ama e mi ____________,
Ch’è tutta fedeltà.
Il cavallo scalpiti,
I sonagli squillino,
E Pasqua, ed io son ____________!

Glossario:
schiocca: verbo che descrive il suono tipico della frusta.
carrettiere: lavoratore che conduce i carri.

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